Convalidato il sequestro delle vasche e della condotta al mare dell’Itrec di Rotondella

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E’ stato convalidato dal Gip del Tribunale di Potenza il sequestro d’urgenza di tre vasche di raccolta delle acque di falda e della condotta di scarico dell’impianto Itrec di Rotondella, disposto lo scorso 13 aprile dalla Dda del capoluogo lucano in relazione a un’inchiesta su una presunta contaminazione chimica delle acque sversate nel mar Jonio.

L’indagine, svolta in collaborazione con i Carabinieri del Noe, parte dall’accertamento della presenza di cromo esavalente e tricloroetilene, sostanze chimiche potenzialmente cancerogene, in una falda acquifera che attraversa l’area dell’impianto e che, attraverso una condotta, arriva fino allo Jonio.

A seguito del sequestro, attraverso un comunicato stampa, la Sogin, gestore dell’impianto di Rotondella, ha precisato che non c’è “nessuna anomalia radiologica all’interno dell’impianto”: le sostanze, in base alla ricostruzione degli investigatori, sarebbero state utilizzate per il trattamento delle barre di uranio, ovvero per il riprocessamento.

Il sequestro è stato disposto dalla Procura in modo da non bloccare in alcun modo l’attività di decommissioning del sito nucleare, ma i responsabili delle strutture “sotto la vigilanza dei magistrati” sono “obbligati ad adottare le misure indispensabili a tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini”.

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