Attraverso un comunicato stampa il sindaco di Policoro, Enrico Mascia, commenta l’ultimo consiglio comunale, svoltosi nella sala consiliare lo scorso 4 maggio, durante il quale si è sviluppata un’accesa discussione sull’emergenza acqua che ha interessato alcuni comuni del Metapontino nelle scorse settimane.
“Un Consiglio comunale – scrive il sindaco – che a fronte degli argomenti all’ordine del giorno si è trasformato in un’accesa discussione del ”problema acqua” che ha impegnato nei giorni scorsi gli Amministratori di Policoro, Nova Siri, Scanzano e Metaponto.
Un Consiglio comunale in cui parte dei consiglieri sembravano i difensori dei cittadini e il resto, compreso il sottoscritto, gli accusati. Accusati di che? Di aver fatto il proprio dovere? Accusati di aver fatto fronte alle esigenze dei cittadini attivandosi tempestivamente e diligentemente per attenuare gli inevitabili disagi di una situazione che l’Amministrazione ha, al pari, subito?
Il clima si è arroventato al punto che i toni si sono fatti aspri nei confronti di chi, in quei giorni, ha alimentato e alimenta la cultura del sospetto e della disinformazione strumentalizzando le giuste preoccupazioni e lo sconcerto dei cittadini. Non sono un politico di professione e non mi ergo a tribuno del popolo per mera visibilità politica. Mi ritengo piuttosto una persona, un Amministratore, in questo caso, che si vuole impegnare per il territorio in cui vive e che ama, pertanto, sentendomi aggredito in prima persona ho reagito come colui che viene ingiustamente additato per responsabilità che francamente non mi possono essere in alcun modo addebitate.
In questa vicenda mi sono dichiarato, invece, al pari dei cittadini “parte lesa”.
Buona parte della mia vita l’ho spesa al servizio delle Istituzioni che devono essere garanti dei diritti dei cittadini, che pretendiamo debbano essere efficienti e trasparenti; chiedo, pertanto, al presidente Pittella che la Commissione d’inchiesta, prontamente annunciata e condivisa nell’incontro con i sindaci, sia altrettanto prontamente nominata per venire a capo di quanto accaduto.
Chiedo che sia composta da tecnici di comprovate e consolidate qualità professionali e di garantire la presenza di elementi della società civile appartenenti alle associazioni ambientaliste accreditate a garanzia della massima trasparenza come richiesto a gran voce.
Chiedo che gli Enti preposti comunichino e assicurino il rispetto scrupoloso del cronoprogramma dei controlli nei serbatoi e nei punti di prelievo, incrementandoli anche su richiesta specifica dei Comuni, così come richiesto e ottenuto dal Comune di Policoro; trasmettano i risultati delle analisi come routine ordinaria ai Comuni interessati oltre che pubblicarli regolarmente sui propri siti istituzionali.
Chiedo assicurazioni sul monitoraggio e l’esecuzione puntuale e frequente di analisi complete di verifica sulle acque delle dighe di Monte Cotugno e del Pertusillo.
Tutto questo per soddisfare le aspettative dei cittadini in termini di verità e trasparenza e per rassicurare le amministrazioni locali che sono la “front line” delle Istituzioni in cui abbiamo il diritto di riporre incondizionata fiducia.
Abbiamo bisogno di proposte concrete e non populiste, di fatti certi piuttosto che alimentare il germe della sfiducia e colgo l’occasione per invitare chi si occupa di comunicazione, le web tv e i media, di svolgere un’informazione libera ed indipendente al servizio delle comunità che, su questioni come le emergenze, hanno il diritto di sapere e pretendere trasparenza e verità e con ciò rendere un buon servigio alla corretta informazione.
Annuncio, circa le problematiche ambientali relative al caso Itrec, l’intenzione di convocare un tavolo con la Regione, i Sindaci e i massimi Enti istituzionali preposti, che solleciti gli stessi ad anticipare la campagna di accertamenti ed analisi sulle acque di balneazione del Metapontino includendo la ricerca del cromo esavalente e trielina per rassicurare turisti ed operatori attraverso una efficace comunicazione che promuova questo territorio”.