“Come avevamo ampiamente previsto, semmai ci fosse stato bisogno di conferme, il Tar Basilicata, nell’ambito del giudizio n.00339/2018 Reg. Ric., ha emesso ordinanza cautelare mediante la quale ha rigettato l’istanza avanzata con ricorso, contro il Comune di Scanzano Jonico e contro gli altri Consiglieri Comunali, dall’ex presidente del Consiglio Comunale Sabino Rocco Giacco, il quale lamentava la illegittimità della revoca dal predetto ruolo di Presidente e chiedeva, previa sospensione dell’efficacia dei relativi atti, la immediata reintegra, sostenendo vittimisticamente ed incredibilmente di aver svolto il predetto ruolo con diligenza ed imparzialità, aggiungendo che la reale motivazione della revoca era da ricercarsi nella sfiducia politica della maggioranza nei confronti di un consigliere dissidente che, addirittura grazie a pareri “generici e non veritieri” resi dagli uffici, si era praticamente voluta sbarazzare dello stesso”.
Lo si legge in un comunicato stampa a firma del Movimento Civico Scanzanese, gruppo consiliare di maggioranza in seno al consiglio comunale di Scanzano Jonico.
“Davvero assurdo ed offensivo – prosegue la nota – Il Comune si costituiva ritualmente in giudizio, assistito magistralmente dall’Avv. Giuseppe Nota e dal suo sostituto d’udienza Avv. Vincenzo Colucci, ai quali vanno i nostri ringraziamenti, esponendo le medesime ragioni e motivazioni poste a fondamento della delibera di revoca, ossia, per sintetizzare il concetto, l’assoluta perdita della neutralità e della imparzialità politica del sig. Giacco che impedivano il corretto svolgimento delle proprie funzioni Presidenziali e che facevano troppo spesso, al fine di favorire altri consiglieri di minoranza, sfociare in bagarre il Consiglio Comunale.
Orbene, il Tar, con la predetta ordinanza, dopo aver definito il ricorso di Giacco “sprovvisto di adeguato fumus boni iuris” ossia privo di fondamento, ha confermato la sussistenza di ampie motivazioni della mozione di sfiducia che hanno portato alla revoca, precisando che “il provvedimento è adeguatamente motivato con la lamentata perdita di neutralità politica dell’organo”, dando pienamente ragione all’azione della maggioranza.
A questo punto vorremmo suggerire a Giacco ed a tutti coloro i quali sostenevano il contrario, ivi compreso esponenti politici, di fare un bagno di umiltà, evitando falsi vittimismi, e di svolgere con sobrietà e serietà le funzioni politico-amministrative, per il bene della comunità senza attaccamento esasperato a ruoli e poltrone, rispettando il lavoro degli uffici comunali continuamente vessati e tartassati dal gruppo consiliare cui lo stesso Giacco appartiene”.