“Siamo disponibili a ridare piena operatività alla pista Mattei di Pisticci: grazie alla nostra esperienza sul campo, infatti, siamo in grado di riaprirla in tempi celeri e dare, così, un’opportunità in più alla Basilicata e al Metapontino, anche e soprattutto in ottica Matera 2019”.
Così l’ingegnere Alfredo Cestari, presidente della compagnia aerea Winfly e della Camera di Commercio ItalAfrica, ha ribadito la sua disponibilità a ridare operatività e piena funzionalità all’aviosuperficie basentana, precisando che “successivamente all’espletamento della gara, nel caso di nuova società aggiudicataria, Winfly si impegna a lasciare ad altri, garantendo in questa fase la continuità dei servizi”.
Cestari ha poi ribadito che, allo stato attuale, considerando l’impasse in cui Consorzio Asi e Regione Basilicata hanno, di fatto, costretto sul tema, “a proposta è l’unica in grado di far ripartire il progetto dell’aeroporto regionale lucano”, dando la possibilità ai due enti citati, “di rimediare alla grave sottovalutazione, oltre che ai ritardi e alle inadempienze accumulate. Per dare corso a tutto questo, però, è necessario anche l’appoggio della Fondazione Matera 2019, del Comune di Matera, dei sindaci della Valbasento e non solo, di enti, associazioni, confederazioni e di chiunque abbia a cuore il problema della mobilità da e per Matera. Confidiamo nel sostegno e nell’impegno di tutti questi soggetti per far subito ripartire la piena operatività della pista pisticcese”, ha sottolineato Cestari.
Per il quale non è superfluo ribadire che, “il tema della mobilità da e per Matera non può certo essere risolto con due corse al giorno del Frecciarossa. Peraltro – ha aggiunto l’imprenditore lucano – la mobilità è un concetto molto ampio e, ogni qualvolta se ne parla, andrebbero considerate le ricadute di quella infrastruttura. Tornando al Frecciarossa, credo sia utile ricordare che con un aereo si raggiunge Milano con un sostanzioso abbattimento dei tempi (1 ora e 20 minuti di media rispetto alle 9 ore con il treno) e dei costi. Basterebbe studiare gli esempi degli altri Paesi, assimilabili per conformazione alla Basilicata, con una struttura aeroportuale a pieno regime cosa significherebbe e cosa si è ottenuto in termini di flussi turistici”.
Gli esempi si sprecano e, infatti, Cestari cita i casi di “Olbia, 60mila abitanti e 3 milioni di passeggeri; Malta, 437mila abitanti e 5 milioni di passeggeri o Mykonos, che ha 10mila abitanti e 1 milione di passeggeri. Se, invece, torniamo a casa nostra non possiamo che ricordare che abbiamo 480mila abitanti e 0 passeggeri>>.
Morale della favola?
“Intercettando anche solo una piccolissima percentuale dei flussi turistici, si può raggiungere e superare la soglia dei 100mila arrivi solo dall’Europa già dal primo anno di attività, ma questo può accadere solo con un’infrastruttura aeroportuale attiva e funzionante. Noi, con l’esperienza svolta negli ultimi anni e la disponibilità di uomini e strumentazioni idonee saremmo in grado, nel giro di poco tempo, di riaprire l’aviosuperficie Mattei in attesa della nuova gara di gestione, in merito alla quale i ripetuti annunci non hanno trovato ancora concretezza. Risultato? Non volendo concedere una proroga alla Winfly si sono interrotti i servizi, con la conseguenza di impedire l’arrivo e il decollo di voli privati già durante la stagione estiva. Protrarre ulteriormente questa situazione non è di alcuna utilità, anzi, ha l’effetto di ridurre l’attrazione di turisti verso Matera, perché, come segnalano i tour operator, l’aeroporto di Bari non è sufficiente a far fronte agli arrivi previsti dall’Europa”.