Singolare iniziativa del sindaco di Policoro Nicola Lopatriello giovedì mattina che, dopo l’approvazione da parte della Camera della manovra finanziaria, si è fatto immortalare, come segno di protesta, in mutande, in quanto proprio così, secondo il primo cittadino, questa manovra ridurrà tanti comuni.
“L’approvazione definitiva della manovra economica estiva è la conferma di quanto già detto nelle scorse settimane.
Noi amministratori locali – si legge in una nota del sindaco – siamo rimasti letteralmente in mutande, e non è una metafora”.
Nicola Lopatriello, vice presidente regionale dell’Anci. aggiunge: “Vorrei tanto che i nostri parlamentari vengano in trincea nei Comuni ad ascoltare il disagio di chi subisce provvedimenti iniqui: tagli orizzontali senza un criterio ispiratore ai trasferimenti che si ripercuotono sui servizi essenziali dei cittadini.
Ebbene in un contesto del genere mi chiedo – continua Lopatriello – come si può amministrare la cosa pubblica?
Il Governo ci tartassa.
Con l’aggravante che a farlo è una maggioranza di centro-destra, che per ideologia dovrebbe invece abbassarle se non abolirle le tasse.
L’aumento dell’Iva dell’uno per cento non è altro che un esempio di aumento di imposta sui consumi, di per sé già calati negli ultimi tempi proprio per colpa della crisi.
E con meno consumi la produzione industriale di beni e i servizi subirà una contrazione con ripercussioni sul mondo del lavoro.
Questa solo di tasse, non contiene misure per la crescita e non risolve i problemi del Paese.
Le priorità delle nostre comunità sono altre: dare più servizi ai nostri cittadini, e lo dovremo fare, per colpa di questa manovra, aumentando i prelievi; tagli alla spesa improduttiva con la soppressione di Enti inutili.
Ecco la protesta – conclude il sindaco – per tutti coloro che la pensano come noi”.
“L’approvazione definitiva della manovra economica estiva è la conferma di quanto già detto nelle scorse settimane.
Noi amministratori locali – si legge in una nota del sindaco – siamo rimasti letteralmente in mutande, e non è una metafora”.
Nicola Lopatriello, vice presidente regionale dell’Anci. aggiunge: “Vorrei tanto che i nostri parlamentari vengano in trincea nei Comuni ad ascoltare il disagio di chi subisce provvedimenti iniqui: tagli orizzontali senza un criterio ispiratore ai trasferimenti che si ripercuotono sui servizi essenziali dei cittadini.
Ebbene in un contesto del genere mi chiedo – continua Lopatriello – come si può amministrare la cosa pubblica?
Il Governo ci tartassa.
Con l’aggravante che a farlo è una maggioranza di centro-destra, che per ideologia dovrebbe invece abbassarle se non abolirle le tasse.
L’aumento dell’Iva dell’uno per cento non è altro che un esempio di aumento di imposta sui consumi, di per sé già calati negli ultimi tempi proprio per colpa della crisi.
E con meno consumi la produzione industriale di beni e i servizi subirà una contrazione con ripercussioni sul mondo del lavoro.
Questa solo di tasse, non contiene misure per la crescita e non risolve i problemi del Paese.
Le priorità delle nostre comunità sono altre: dare più servizi ai nostri cittadini, e lo dovremo fare, per colpa di questa manovra, aumentando i prelievi; tagli alla spesa improduttiva con la soppressione di Enti inutili.
Ecco la protesta – conclude il sindaco – per tutti coloro che la pensano come noi”.
le solite sparate di Berlopi o Lopyrom che dir si voglia