Sabato 24 novembre a Tinchi una serata dedicata alla cultura dell’olio e del vino

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La poesia antica di tutto il Mediterraneo, cantando le gesta di eroi e condottieri, ha spesso citato il Vino. L’Iliade di Omero lo ricorda, oltre che nei giuramenti, in occasione di banchetti, riti funebri e naturalmente durante le cerimonie religiose. Plinio affermava che quanto il vino è utile per l’uso interno, tanto lo è l’olio per uso esterno. Vino ed olio, in effetti, sono i prodotti dell’antichità ai quali erano legati il nome ed il concetto di Magna Grecia; Italìa o Enòtria (da oinos, vino) era denominata la zona a sud di Metaponto, considerata dai Greci terra eccellente per la produzione del vino.

L’associazione Etnie-Cultura Senza Frontiere e Archeoart cooperativa organizzano una serata-evento volta a valorizzare i prodotti tipici della nostra terra: Vino e Olio, in uso fin dall’antichità e tutt’ora alla base della Dieta Mediterranea.

Sabato 24 novembre a partire dalla ore 20,00 presso la sede dell’associazione Etnie-cultura senza Frontiere, in viale Magna Grecia, Tinchi, subito dopo una introduzione sull’importanza del vino e dell’olio dall’antichità ad oggi, seguirà una degustazione a base di olio, offerta dai Frantoi Ferrara e Marra e di vino della cantina privata di Nicola Pascucci.

Nell’occasione verrà presentato e degustato il Vino realizzato dall’associazione Etnie, intitolato Kalumeja, un vino in grado di sviluppare emozioni e rigenerare lo spirito attraverso il gusto, come ha riferito lo stesso presidente di Etnie, Antonio Caramuscio, che ne ha curato personalmente il processo di vinificazione.

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