La riforma fondiaria come volano di sviluppo e come pietra miliare per la nascita della comunità di Policoro che, proprio quest’anno, ha festeggiato i suoi primi sessant’anni.
La storia di quella stagione fondamentale è stata ricordata sabato mattina nella sala consiliare di Policoro nel corso del convegno “Sessant’anni della riforma agraria del Metapontino: il modello di modernizzazione rurale”, organizzato dall’amministrazione comunale del centro jonico in collaborazione con l’Alsia e le Università di Basilicata e di Bari. I diversi interventi accademici hanno ripercorso la storia del Metapontino, attraverso le sue potenzialità agricole, come la nascita del Centro Pantanelli, e i protagonisti della stagione della riforma, come Decio Scardaccione, ricordato nelle parole della nipote Cristiana Coviello.
Nelle parole del professor Vittorio Marzi, presidente della sezione sud-est dell’Accademia dei Georgofili, l’impegno e le emozioni di quegli anni dall’animo pioneristico, come ha spiegato ai nostri microfoni.
Nel corso del convegno sono state illustrate anche le caratteristiche del progetto “Ri-fondazione urbana. Dalle Tavole di Eraclea alla riforma fondiaria”, presentato dal Comune di Policoro e finanziato dalla Regione Basilicata, che porterà alla nascita di uno spazio museale multimediale incentrato sulla storia della riforma fondiaria e sulle sue ripercussioni sul farsi di una nuova comunità.
Altro momento importante della giornata è stata la firma della convenzione tra la Città di Policoro e il Centro Pantanelli dell’Università di Bari per la creazione di un osservatorio di monitoraggio ambientale del territorio metapontino. Un’iniziativa importante come ha spiegato Giulio Sarli, tra i promotori del convegno.
La mattinata si è conclusa con la consegna di attestati di benemerenza a ricordo di alcuni dei protagonisti della stagione della riforma fondiaria e della nascita di Policoro: Carlo Cormio, direttore dei centri di colonizzazione di Policoro e Scanzano e successivamente dirigente dell’Esab, il giornalista Nicola Buccolo, memoria storica della comunità jonica, Michele Di Pierri, direttore del nucleo di Policoro della Sezione speciale per la riforma fondiaria, Biagio De Capua, direttore del nucleo di Policoro del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, gli imprenditori Giansilvio e Bruna Massocchi, Ottavio e Gaetano Ferrara, i gruppi industriali Ferrero e Pfanner.