“Ci rivolgiamo direttamente all’assessore regionale alla Salute e politiche sociali Rocco Luigi Leone in relazione alla annunciata proposta di chiusura dello storico reparto di Psichiatria dell’Ospedale ‘Papa Giovanni Paolo II’ di Policoro: per l’Ugl ha dell’incredibile. Nell’imbarazzante silenzio di tutte le Istituzioni, di tutti i partiti e di tutti i Sindacati, si sta permettendo un vero e proprio scempio ai danni sia del nosocomio che dell’intera collettività”.
Forte è il grido d’allarme che viene lanciato dal segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano.
“Siamo alle solite – scrive Giordano in una nota – ci si gira ancora attorno al problema? Abbiamo votato per il cambiamento caro assessore Leone ma, i giochi erano già fatti dalla vecchia politica: i grandi ospedali in Basilicata saranno soltanto Potenza, Matera e Rionero? Sprecare altro tempo non conviene? Sono solo alcune domande che sentiamo di rivolgere a Leone: perché ora? Sembrerebbe che i dirigenti dell’Unità operativa di Psichiatria di Policoro, abbiano proposto per iscritto ai vertici aziendali la chiusura del reparto. Noi, in altri episodi, fummo definiti dal Direttore Sanitario Annese, coloro che abbaiano alla luna e continuando nell’abbaiare, vogliamo sapere se quanto da noi adesso denunciato corrisponda a verità e se sia normale che un reparto sempre pieno di ammalati, l’anno scorso ha garantito il tutto con solo due medici senza che nessuno dicesse nulla.
Oggi medici operativi ce ne sarebbero quattro: e allora? Perché chiudere? La risposta è subito data dall’Ugl: tutto perché con la vecchia dirigenza Asm, nessuno si permetteva di protestare. Oggi si vogliono creare allarmismi tra gli operatori, gli ammalati, il territorio e la nuova classe politica. La vicenda è paradossale, nasconde un qualcosa di sconosciuto, ci piacerebbe conoscere: a chi gioverebbe chiudere tale reparto, caro assessore Leone? Sarebbe un provvedimento inaccettabile, in considerazione del fatto che l’attività svolta da tutte le unità è sempre in attivo”.
Il sindacato Ugl lancia un chiaro monito sul rischio di ridimensionamento: “L’ospedale ‘Giovanni Paolo II°’ è un bene di tutti e come tale va difeso da tutte le forze sociali del territorio. Noi faremo la nostra parte. Se altri sindacati non si stanno accorgendo su quanto si sta consumando a discapito del territorio, dell’ammalato e dei tanti dipendenti, l’Ugl accende i riflettori sul futuro dell’ospedale e chiede garanzie per la struttura i cui alti livelli di assistenza medica vengono riconosciuti ed apprezzati anche dalle regioni limitrofe. La psichiatria deve rimanere ed essere potenziata, così come va consolidata la presenza di tutte le Unità operative, reparti fiore all’occhiello di quest’ospedale. Ed al contempo è necessario aumentare il numero di personale impiegato, si tratta di un ospedale che lavora sempre in emergenza e dove si riversano tanti pazienti in più, da quando sono state chiuse altre strutture sanitarie sia in Basilicata che in Calabria.
Alla classe politica del Metapontino diciamo di essere reattivi su quanto l’Ugl grida anche se, qualcuno ritiene che abbaiamo la luna. Qualche vecchio amministratore regionale, in qualità di medico, venga a supportare e coprire i turni ai colleghi di lavoro: Policoro è un polo di emergenza-urgenza 365 giorni all’anno. Nel vicino ospedale di Castellaneta, gli organici medici sono pressoché al completo ed i carichi di lavoro dimezzati rispetto ai colleghi di Policoro e, cosa più sorprendente, con organici medici provenienti da altre regioni: assessore Leone, com’è possibile che negli ultimi 10 anni, più di 20 medici specialisti in genere hanno preferito la mobilità verso altre sedi? Perché non proviamo a chiederglielo? Com’è possibile che nei confronti dei sanitari dell’Azienda materana è stata fatta una decurtazione stipendiale significativa azzerando le funzioni posizionali solo all’Asm mentre gli stipendi dei vertici aziendali non sono stati minimamente scalfiti anzi, si sono rimpinguati abbondantemente di premi di produzione per le economie fatte a discapito dei servizi agli utenti?
Perché nelle altre Unità operative si è provveduto ad integrare la carenza con il supporto dei medici di Matera, ad eccezione del reparto di psichiatria? E’ stato chiesto ai sanitari dell’ospedale Madonna delle Grazie di supportare, anche temporaneamente, i colleghi di Policoro rimasti ad operare con poche unità mediche? Il direttore sanitario di presidio Asm da quanto tempo non mette piede nel nosocomio jonico? Si fida dei suoi riferimenti che probabilmente nascondono la reale verità sull’ospedale. L’Ugl difende con forza l’operato dell’ospedale d’eccellenza perché offre un servizio prezioso alla popolazione oltre a garantire posti di lavoro in periferia: considerata l’importanza che nei fatti è il terzo ospedale regionale per volumi di attività, dopo Potenza e Matera – conclude Giordano – siamo certi che il problema psichiatria trattasi di una probabile volontà degli attuali dirigenti e amministratori Asm”.