Le associazioni ambientaliste Mediterraneo no triv, Mamme Libere, Cova Contro, Medici per l’Ambiente e No Scorie Trisaia, facendo seguito all’incontro formale avvenuto in data 13 Giugno, hanno inviato via pec una nota formale al sindaco di Policoro Enrico Mascia per sollecitare l’adozione di provvedimenti volti a impedire l’installazione, sul territorio, delle antenne 5 G.
“Purtroppo la tecnologia 5G – si legge in una nota congiunta delle associazioni – comporterà l’installazione di centinaia di migliaia di nuove antenne wireless nei quartieri delle città e una piccola cella cellulare o un altro trasmettitore saranno collocati ogni 1,5 mt e utilizzerà frequenze millimetriche più elevate con incredibile incremento del livello di elettrosmog.
Al riguardo decine di migliaia di studi scientifici segnalano effetti dannosi per la salute dei cittadini e gli studi del National Toxicology Program degli N.I H. USA e dell’Istituto Ramazzini di Bologna hanno evidenziato il nesso causale tra esposizione a microonde al di sotto della soglia termica (0,5 W/kg per i topi e 0,6 W/kg per i ratti) e insorgenza tumorale.
Inoltre, secondo l’analisi di Martin Pall e della letteratura scientifica pubblicata in questi anni ci sono almeno otto gravi pericoli dimostrati e correlati alle esposizioni alle radiazioni del 5G.
E’ indubbio che lo studio scientifico del Prof. Pall, al riguardo, costituisce una base fondamentale per richiedere la messa al bando dello sviluppo della tecnologia 5G in quanto ci sono sufficienti evidenze di rischio per concludere che si tratta di frequenze non sicure per la salute umana e per l’ambiente.
Non si contano, oramai, i comuni in Italia che hanno deciso di deliberare una mozione contro il 5 G e tra questi emblematico è il caso della Città di Firenze che ha deciso, appunto, di impedire la sperimentazione nel proprio territorio.
Al riguardo sono circa una cinquantina le istituzioni che a vario titolo (tra Regioni, Province e Comuni) sollevano criticità attraverso interrogazioni di consiglio o mozioni e delibere Stop 5G già approvate (Roma Capitale Municipio XII, Firenze, Viareggio, Rocca di Papa, Fresagrandinaria, Cinto Euganeo, Cervaro e Savignano Irpino).
A Prato (Smart City) la candidata sindaca Marilena Garnier (lista civica), supportata da 280 firme di cittadini toscani, ha anche presentato un esposto presso il tribunale chiedendo al Procuratore della Repubblica di indagare su eventuali reati, considerato che il “proliferare delle antenne e l’aumentare delle emissioni elettromagnetiche, così come già dimostrato dagli studi effettuati, porterà l’aumento di malati di elettrosensibilità”.
Tutto ciò dovrebbe fare riflettere i nostri amministratori.
E’ indubbio anche che l’installazione della tecnologia 5G comporterà un incremento esponenziale delle installazioni dato che per ogni antenna esistente se ne dovranno aggiungere altre dieci, atteso che per servire l’area oggi coperta da un’antenna ce ne vorranno altre dieci con conseguente maggior inquinamento elettromagnetico, come sostiene Luca Verdi Direttore del Laboratorio di Chimica e Fisica di Bolzano, e purtroppo le nuove frequenze si sommano a quelle che già usiamo.
Per tutti questi motivi le associazioni ambientaliste chiedono che Sindaco, Giunta e consiglieri di maggioranza e di minoranza promuovano incontri pubblici atti alla divulgazione e alla sensibilizzazione rispetto al pericolo per la salute derivante dal 5G e si impegnino a dichiarare pubblicamente, nelle sedi istituzionali e su tutti i mezzi di informazione, la propria contrarietà alla tecnologia 5G”.
Foto internet