La presenza dei cinghiali nelle nostre città e nei paesi è il segno che la questione non è più solo di pertinenza del settore dell’agricoltura, che finora è stato danneggiato dalle incursioni degli ungulati e ha dovuto fronteggiarlo con i pochi mezzi a disposizione.
Da tempo il grave problema è diventato un vero e proprio flagello che interessa tutto il territorio regionale. Qualche giorno fa il Prefetto di Potenza è stato interessato dalla Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, su un programma dettagliato per un’azione di contenimento del fenomeno.
Nei centri abitati gli avvistamenti, se vogliamo utilizzare un eufemismo, sono ormai quotidiani con gravi rischi per la sicurezza l’incolumità e la stessa salute pubblica. I Sindaci, come sempre, diventano il terminale dell’emergenza a fronte dell’assenza di strumenti atti a risolvere un problema che è diventato una vera e propria calamità.
Urge pertanto una risposta ponderata e tecnicamente all’altezza della gravità del fenomeno. Per questo il presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce ha chiesto al Presidente della Regione Basilicata Bardi e all’assessore regionale all’Agricoltura Fanelli un incontro immediato per definire le iniziative necessarie per fronteggiare l’emergenza cinghiali e scongiurare prevedibili catastrofiche conseguenze.