Il libro è un simbolo della cultura materiale che resiste, attraverso la conservazione caparbia di una memoria che si tramanda da secoli ed è in grado di assicurare, ma è anche un’occasione preziosa per avviare letture e riflessioni fra narrativa e poesia, lavoro critico ed esperienza personale.
“Il libro che non muore”.(Montalbano Jonico, 30-31 ottobre), che si svolge sotto la direzione artistica di Massimo Arcangeli e nasce su proposta del Comune di Montalbano Jonico Assessorato alla Cultura, approfitta del ricco fondo posseduto dalla Biblioteca comunale della cittadina lucana, fra i suoi splendidi calanchi, per inaugurare una mostra e accompagnarla con una serie di interventi di personaggi di spicco del panorama intellettuale italiano che parlino delle opere e dei testi conservati nel fondo per trarne più ampie considerazioni sulla necessità della conservazione di una memoria libraria simbolo di una cultura universale che continua ancora fortunatamente a parlare, in tanti luoghi disseminati per il mondo, a milioni e milioni di lettori.
Arricchisce il programma un’iniziativa premio centrata sul libro e strutturata in un progetto didattico rivolto alle scuole del territorio e delle aree circostanti: “Libri da salvare”.
Libri da salvare perché si possa far riflettere sull’importanza di alimentare continuamente una cultura con la lettura, la tutela e la conservazione degli strumenti necessari a mantenerla viva. Gli studenti delle scuole coinvolte (il liceo scientifico Pitagora e la scuola secondaria di primo grado Francesco Lomonaco, entrambe di Montalbano) sceglieranno un libro del passato “da salvare”, ne testeranno la conoscenza intervistando amici o parenti, conoscenti o sconosciuti, e ne ricaveranno un minivideo. Si confronteranno anche fra di loro e con i loro insegnanti per individuare l’elenco dei magnifici 3 da presentare durante la manifestazione come risultato della selezione finale fra tutti quelli scelti dai singoli (o dai gruppi).
I tre libri saranno raccontati, spiegati e commentati in un evento dedicato più generale, che si svolgerà a Siena fra il 1 e il 5 aprile 2020 (all’interno del grande Festival della Lingua italiana “Parole in cammino”), perché si comprenda il motivo della scelta, ma saranno lì rappresentati anche i libri “sconfitti”: ogni studente avrà infatti provveduto, una volta scelto il suo libro, a riprodurne il titolo (o un’immagine a esso collegata, o altro ancora) su una t-shirt che avrà indossato nei “match” a scuola e durante le riprese video. Al gioco parteciperanno anche gli insegnanti, a loro volta impegnati a difendere il loro libro, il direttore artistico, con lo staff del festival, e chiunque altro avrà voluto aderire all’iniziativa. Nel corso della manifestazione senese si proclamerà il libro vincitore, e chi l’avrà a suo tempo scelto si aggiudicherà il primo premio della gara (un secondo e un terzo premio saranno assegnati al secondo e al terzo classificato).