E’ stato inaugurato ed intitolato martedì sera il campo di Calcio a 8 a Ninuccio Manieri, gloria del calcio tursitano per oltre un trentennio e dirigente e calciatore da sempre del Tursi Calcio, scomparso il 15 Novembre 2016.
La cerimonia, alla presenza della famiglia del grande numero 10 tursitano, è stata molto partecipata e sentita nonostante il gran freddo ed ha visto coinvolti tutti i ragazzi della Asd Academy Tursi, i dirigenti della stessa, i dirigenti del Tursi Calcio 2008 e i tanti amici.
Il sindaco di Tursi Salvatore Cosma, accompagnato dall’intera giunta municipale, ha aperto la serata la serata spiegando le motivazioni che hanno portato ad adottare ad intitolare il campo ad un uomo unico per la dedizione e l’attaccamento ai colori del calcio locale.
“Ninuccio Manieri per noi ha rappresentato la guida e l’esempio da seguire nello sport come nella vita. Ricordo le nostre tante chiacchierate dove sottolineava sempre la necessità di preservare il manto erboso del campo a 11 giocandoci solo la domenica e la necessità di creare una struttura attigua per gli allenamenti.
Ecco, oggi siamo riusciti a completare quest’altra opera esaudendo un desiderio di una leggenda del calcio tursitano. Ho esortato i ragazzi presenti a fare loro l’esempio di Ninuccio ed a mantenere sempre alto il nome del calcio locale. Un pensiero speciale lo rivolgo alla famiglia, all’amatissima moglie Porzia ed alle figlie perché siano sempre orgogliose del loro caro e non smettano mai di tramandare i suoi insegnamenti alle nuove generazioni che purtroppo non hanno avuto la fortuna di conoscerlo.”
Poco prima della scopertura della targa, il primo cittadino ha letto una lettera che la figlia Silvia ha scritto per ricordare l’amato papà e ringraziare il Sindaco e tutti coloro che si prodigano per mantenerne vivo il ricordo.
La benedizione di Don Mimmo Buglione ed il velo che è stato fatto cadere sulla targa posta all’ingresso dell’impianto sportivo hanno fatto da preludio ad un piccolo spettacolo pirotecnico ed al volo dei palloncini bianchi in un cielo stellato dove, sicuramente, la stella più splendente è stata quella dell’indimenticato ed indimenticabile numero 10 tursitano.