Tra i principali problemi segnalati nel corso dell’assemblea, la carenza di alloggi e strutture di accoglienza e la mancanza di un adeguato servizio di trasporto per i braccianti agricoli stranieri, spesso costretti a sopravvivere in condizioni precarie in strutture di fortuna e a raggiungere a piedi il posto di lavoro. E mentre la parte repressiva della legge 199 per il contrasto al caporalato sembra dare buoni risultati, per la Fai Cisl resta ancora inattuata la parte della normativa che riguarda la prevenzione e la promozione della cultura della legalità.
Proprio per venire incontro alle esigenze dei lavoratori stranieri, sempre giovedì, è stata ricostituita la sezione materana dell’Anolf, l’associazione della Cisl che si occupa di tutelare e integrare nel tessuto sociale i migranti che vivono e lavorano in Italia. Una scelta che rimarca la volontà della Cisl lucana di rafforzare i suoi presidi territoriali per meglio intercettare i bisogni dei lavoratori e delle famiglie e offrire le opportune risposte in termini di tutela, rappresentanza e accesso ai servizi. L’obiettivo è rendere più agevole l’esercizio dei diritti sociali a tutti.
Nella giornata di venerdì Mohamed Saady concluderà la sua due giorni lucana a Matera dove parteciperà, in rappresentanza della segreteria nazionale, al consiglio generale della Fai Cisl.