C’è una ragione per cui, a distanza ormai di sei anni dalla sua prima realizzazione, un evento come la Notte Nazionale del Liceo Classico, nata da una idea del prof. Rocco Schembra (Acireale), continua a suscitare grande interesse a livello nazionale presso la (fortunatamente ancora ampia) comunità dei licei classici della Penisola.
E la ragione è appunto l’immutato fascino e l’inscalfibile senso di vitalità che sulle giovani generazioni (i cosiddetti millennials) esercita ancora oggi la cultura classica, quell’impasto multiforme di testimonianze letterarie e patrimonio storico-archeologico che i nostri progenitori greci e romani ci hanno lasciato da conoscere e custodire.
Considerata, sin dalla sua prima rinascita nell’Umanesimo italiano, ora come imprescindibile fondamento della formazione dell’uomo moderno, ora, all’opposto, come inutile orpello a confronto del più spendibile sapere tecnico-scientifico, la cultura greco-romana è rinata ogni volta dalle sue ceneri grazie alla straordinaria capacità di adattarsi ai tempi, in un processo di vitale resilienza, e ha trovato il suo baluardo nel liceo classico (“la scuola giusta”, secondo la recente definizione di Federico Condello), al cui interno la conoscenza del greco e del latino, se affrontata non più solo secondo una sterile prospettiva retorico-umanistica e se integrata con le altre discipline del curricolo liceale, può ancora fornire risposte alle innumerevoli e così apparentemente estranee istanze del mondo contemporaneo.
Il rilancio del liceo classico e il rinnovamento del suo curricolo, intrapresi dalla comunità dei licei italiani organizzati in una Rete Nazionale, passano anche da iniziative di largo successo come la Notte Nazionale, che quest’anno è prevista per la sera del 17 gennaio.
Anche il Liceo Classico e Artistico Pitagora di Nova Siri aderisce all’iniziativa, proponendo un nutrito programma di attività che gli studenti, sotto la supervisione dei docenti del liceo, realizzeranno a partire dalle ore 18:00.
L’evento sarà articolato in tre fasi.
Una prima fase, di apertura, avrà luogo nella palestra dell’istituto e vedrà impegnati i ragazzi del liceo in letture ed interpretazioni (anche danzate e musicate) di testi della tradizione classica o composti per l’occasione: tra gli altri saranno messi in scena uno spettacolo sulla nascita dei giochi olimpici e una versione teatrale de “Lo cunto de li cunti”, fiaba secentesca dello scrittore campano Giambattista Basile.
Nella seconda fase, che si svolgerà nelle aule del plesso scolastico, sono previste vari laboratori didattici, che avranno come tema unificante la vita quotidiana in Grecia e a Roma antica (la disputa filosofica, la cucina e il cibo, la scienza, la musica, le attività di strada e l’uso quotidiano della scrittura).
La chiusura, comune a tutti i licei aderenti, sarà affidata ad una rappresentazione drammatica di un brano della tragedia “Agamennone” di Eschilo.
L’augurio di tutto il Liceo Pitagora è che possa replicarsi il successo delle passate edizioni, che si sono fregiate della partecipazione di un vasto e attento pubblico.