“Il susseguirsi di attività criminali nella fascia jonica lucana ha comportato un continuo stato di paura ed ansia nella popolazione e nella classe imprenditoriale locale che, ogni giorno, vive nel timore di minacce e ripercussioni”.
E’ quanto dichiara il deputato lucano Gianluca Rospi, all’indomani della presentazione di una interrogazione parlamentare sull’argomento a sua firma e della relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia sul fenomeno mafioso in Italia, che ribadisce una sempre maggiore interferenza di atti criminosi, legati appunto ad infiltrazioni mafiose nel Metapontino.
La Basilicata, negli ultimi tempi, registra numerose notizie di conflitti a fuoco relativi a scontri tra clan storici e nuove leve della criminalità organizzata, a cui sono seguiti numerosi arresti da parte delle forze dell’ordine.
Inoltre, il 21 Dicembre scorso, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio Comunale di Scanzano Jonico.
“Tra le attività criminali maggiormente compiute sul territorio ionico vi sono la gestione del racket delle estorsioni, in particolare nei confronti delle imprese ortofrutticole che rappresentano il traino per l’intera economia locale, gli incendi dolosi al fine di intimidire la popolazione e gli imprenditori locali, le rapine, lo spaccio di droga e diversi tentati omicidi, tutti caratterizzati dall’utilizzo di metodi mafiosi – continua Rospi – Ho pertanto presentato un’interrogazione parlamentare, chiedendo al Ministro quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di potenziare l’organico delle forze dell’ordine sul territorio, così da poterlo meglio presidiare e riuscire a contrastare in maniera più risoluta le crescenti attività delittuose.
Inoltre credo che una sezione della Direzione Investigativa Antimafia risulterebbe fondamentale nel Metapontino, vista la sua posizione baricentrica e strategica: coprirebbe infatti tutto l’arco dell’alto ionio calabrese fino alla città di Taranto, ed ho pertanto anche chiesto al Ministro se ha di fatto intenzione di attivarla presso uno dei comuni del Metapontino. Anche perché, riprendendo le parole di Tacito di circa 2mila anni fa, il bisogno di sicurezza ostacola qualsiasi grande e nobile impresa.”