Si è svolta al tribunale di Salerno la seconda delle quattro udienze dell’incidente probatorio relativo alle indagini sull’omicidio di Elisa Claps.
Dopo Giorgio Portera e Cristina Cattaneo, è toccato ai periti Eva Sacchi e Alessandro Travaglini.
La prima, paleontologa, era stata incaricata dalla Procura di analizzare i tagli sugli abiti che Elisa Claps indossava il giorno in cui è stata assassinata.
Il perito ha evidenziato che i vestiti di Elisa sono stati tagliati dall’assassino dopo la morte ed ha anche accertato che il corpo della giovane in un primo momento è stato occultato da calcinacci e materiale di risulta edilizia e, successivamente, parzialmente scoperto.
Poi è toccato al botanico Travaglini, a cui era stata affidata l’analisi di dodici reperti vegetali nel primo incidente probatorio sul caso Claps.
Travaglini ha segnalato che alcuni semi di piante trovati nel sottotetto sono risalenti a non piu’ di due anni fa.
All’udienza ha partecipato anche la madre di Elisa Claps, Filomena Iemma, che è stata costretta a subire un’altra prova: la visione, in una ricostruzione simulata, di quanto potrebbe essere accaduto 17 anni fa, quando sua figlia fu uccisa.
Le ultime due udienze si terranno il 26 ed il 27 aprile: prederanno la parola il professor Vincenzo Pascali, e Giampietro Lago e Andrea Berti, rispettivamente tenente colonnello del Ris di Parma e maggiore del Ris di Roma.