“In uno spirito totalmente collaborativo, ho chiesto al Presidente Bardi di valutare, tra le decisioni importanti e costruttive che riguardano la salute dell’intera nostra comunità, l’ipotesi perseguita da altre regioni compresa la vicina Puglia, consistente nella sospensione delle visite ambulatoriali negli ospedali principali di Matera e Potenza ed eventualmente del territorio, per rendere immediatamente disponibili infermieri formati e medici e per limitare contestualmente l’accesso di pazienti che non hanno necessità di urgenza e di assistenza. Il personale sanitario e gli operatori tutti di Basilicata che sono in prima linea nell’affrontare l’emergenza coronavirus meritano il nostro ringraziamento più sentito per quello che stanno facendo, ininterrottamente e con grande spirito di abnegazione al servizio totale della collettività.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Capogruppo di Italia Viva.
“Da domenica, la nostra sollecitazione non è stata ancora colta, al momento e pertanto attendiamo per domani un riscontro dal Presidente. L’esigenza arriva direttamente da molti medici e da chi gestisce il personale infermieristico e che, da mesi, si trova in palese difficoltà di programmazione dell’ordinario. Sistema che andrebbe totalmente in crisi se avvenisse il possibile e non auspicabile aggravarsi della situazione, nell’organizzazione dei turni di lavoro, nel predisporre e programmare attività formative e nel destinare contestualmente personale specializzato e dedicato ad affrontare questo fenomeno diventato ormai emergenziale anche nel mezzogiorno.
Si valuti immediatamente con la task force, la richiesta di sospendere in via straordinaria tutte le attività sanitarie non urgenti nelle strutture pubbliche, garantendo comunque e sempre doverosamente le prestazioni urgenti e indifferibili.
In questo straordinario momento di emergenza, organizzare al meglio il sistema sanitario è l’assoluta priorità e rendere disponibili medici, Infermieri, OSS significa farlo al meglio. Ritengo possa essere l’unica possibilità immediata che abbiamo, come Sistema Basilicata, di rafforzare il già fragile Sistema Sanitario Regionale.
Un provvedimento già adottato in altre regioni d’Italia per evitare la presenza in ospedale di pazienti che potrebbero diventare vettori anche inconsapevoli e ridurre il contatto con i medici soprattutto se effettuati in assenza di un numero sufficiente di D.P.I. (condizione critica segnalata da più parti).
Un misura questa – conclude Braia – che va collegata ad un’altra priorità assoluta quale quella di rendere disponibili più sale di rianimazione possibili sull’intero territorio regionale, sale che ad oggi ammontano a 54 e il cui utilizzo potrebbe essere richiesto anche da altre regioni che hanno raggiunto già il limite massimo consentito dal sistema sanitario stesso.”