La Giunta Regionale nella seduta di venerdì ha approvato un pacchetto di primi provvedimenti urgenti di sostegno alle imprese e ai lavoratori per l’emergenza epidemiologica da Covid – 19 conenuti in cinque delibere predisposte dal Dipartimento Attività Produttive. Lo riferisce l’assessore regionale alle Attività produttive Francesco Cupparo.
Tra gli interventi figurano: una misura di sostegno a favore delle imprese che hanno attivato o attiveranno un piano aziendale di smart working (la dotazione iniziale assegnata è pari ad 1 Meuro); il rinvio di 6 mesi del termine ultimo con scadenza non successiva al 31 dicembre 2020, per il completamento dei programmi di investimento cofinanziati da alcuni Avvisi Pubblici, nonché di ulteriori 6 mesi il termine per gli adempimenti successivi alla conclusione degli investimenti con particolare riferimento agli obblighi occupazionali; la sospensione di sei mesi del pagamento delle rate con scadenza non successiva al 31 dicembre 2020 e un corrispondente allungamento della durata dei piani di ammortamento per far fronte alle difficoltà alle micro imprese lucane in fase start up.
E’ prevista l’adesione della Regione Basilicata all’Addendum dell’Accordo per il credito 2019, sottoscritto il 6/03/2020 tra ABI e AGCl Confcooperative Legacoop, riunite in Alleanza Cooperative Italiane, e tutte le Associazioni di Categoria, che prevede la sospensione, tra l’altro, delle rate di mutuo attivati dalle imprese per la realizzazione di programmi di investimento agevolati a valere su strumenti di incentivazione regionale.
Saranno rese ammissibili sull’Avviso Pubblico “Sostegno alla ripresa delle PMI e delle professioni” di prossima uscita” le spese per investimenti e spese correnti sostenute retroattivamente a partire dalla data del 1° marzo 2020.
Sarà reso operativo a partire da metà aprile il fondo piccoli prestiti per le PMI di tutti i settori produttivi (turismo, commercio, artigianato, industria, servizi) e per i liberi professionisti, gestito da Sviluppo Basilicata SPA, che con una dotazione iniziale di 9,7 Meuro per consentire alle imprese di avere prestiti a tasso zero fino a un importo massimo di 30 mila euro non solo per investimenti ma anche per far fronte a esigenze di liquidità per pagamenti di spesa corrente.
“Altri provvedimenti – sottolinea l’assessore – saranno valutati nei prossimi giorni anche in relazione ai contenuti del decreto legge noto come ‘Cura Italia’”.