Ospedale Tinchi, “spettanze Ing. Sassone, le istituzioni ci spieghino”

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“E’ giunto il momento che le istituzioni ci spieghino il gravissimo ritardo del pagamento delle relative spettanze professionali all’ing. Sassone coordinatore della sicurezza. Nel 2015, il Comune di Pisticci avendo autonomamente proceduto ad individuare ed affidare l’incarico come coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione per i lavori di demolizione del 4° e 5° livello con adeguamento sismico del Presidio ospedaliero di Tinchi, oggi è necessario che l’amministrazione comunale proceda direttamente anche al pagamento delle prestazioni rese dall’ing. Sassone, somma trasferita con delibera dell’Asm n.0857 del 2-10-2019 in favore del Comune in modo che lo stesso comune potesse provvedere alla liquidazione delle spettanze al professionista”.

Si legge in una nota a firma di Pietro Tamburrano e di Giuseppe Cisterna, membri del Comitato in difesa dell’Ospedale di Tinchi.

“A seguito del sollecito pervenuto dall’ing. Rocco Sassone per tramite il Comitato – prosegue la nota – chiediamo al Sindaco Viviana Verri e al Direttore dell’Ufficio Tecnico dell’Asm Giovanni Donadio, perché, dopo otto mesi dal trasferimento dei fondi, ancora non si procede con la suddetta liquidazione. Sono quattro anni che il predetto professionista attende le relative spettanze. Il Comitato adesso intende attirare l’attenzione su tutti i ritardi non più giustificabili né ammissibili, perché le istituzioni devono cominciare tutti, ad assumersi le loro responsabilità.

Il Comitato difesa Ospedale, inoltre, desidera esprimere solidarietà all’ingegner Rocco Sassone, persona seria e disponibile. A lui giunge un ringraziamento, non solo per la sua onorata partecipazione professionale, ma anche per il suo contributo alla causa che, con zelo e dedizione, ha operato per la sicurezza dei lavori presso l’Ospedale “Angelina Lo Dico” di Tinchi, col quale ha diretto egregiamente le operazioni applicando le straordinarie tecniche di esecuzione inserite nel suo eccezionale progetto, in comune accordo col Comitato, Sindaco, e precedente governo Regionale della Basilicata, assecondando la volontà dei cittadini di far eseguire i lavori senza interruzioni e trasferimenti presso le altre strutture.

Sindaco e Asm spieghino cosa accade, qual è la vera causa di questo ritardo, al fine di chiarire e chiudere in tempi brevissimi una questione che va molto in là con gli anni, e che provoca, ormai, un disagio imbarazzante”.

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