“Chiediamo immediatamente di ripristinare la vigilanza a mare e allungare almeno al 15 settembre la scadenza della prestazione dei Vigili del Fuoco, oltre che ritornare a scelte politiche che vadano a intensificare la campagna AIB”.
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva.
“Ci volevano il centrodestra e la Lega a governare questa regione – prosegue Braia – per arrivare a mortificare l’attività dei Vigili del Fuoco in Basilicata e mettere a rischio il nostro territorio nel momento più critico dell’anno per la possibilità che divampino incendi. Appare assurda la decisione della Giunta Regionale, con gli assessori Fanelli e Merra che compiono il capolavoro di tagliare risorse sull’antincendio boschivo umiliando, di fatto, un corpo e il suo prezioso lavoro per terra e per mare. Forse non hanno abbastanza chiaro che la “salvaguardia” della superficie boscata, patrimonio indispensabile per l’ecosistema e la prevenzione di frane e smottamenti, ai sensi della L.353/2000 è affidata alla Regione Basilicata, che si avvale per il contrasto agli incendi dei Vigili del Fuoco. L’azzeramento del servizio di vigilanza da mare che lo scorso ha salvato 10 persone e, nei giorni scorsi, anche una a Maratea è un problema rilevante rispetto alla sorveglianza del territorio nel periodo estivo.
Apprendiamo con amarezza, consapevoli di quanto lavoro è stato fatto nel passato su questo tema, da una lettera aperta del 22 giugno scorso che le OO.SS. del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco hanno inviato al Presidente Bardi, che la campagna AIB 2020 subirà una drastica riduzione di risorse poste a disposizione, rispetto a quanto accaduto per gli anni precedenti.
Denunciano anche, i sindacati, come la scelta politica di stanziare esigue risorse economiche, colpirà anche il pattugliamento delle coste (sia tirrenica che ionica) ad opera del Corpo, ponendo a grave “rischio” la prontezza di interventi sia per i bagnanti che per quanto concerne l’avvistamento degli incendi dalle coste. Ciò si ripercuoterà su tutto il sistema di pronto soccorso, dovendo predisporre una ridotta presenza di squadre sul territorio associato ad un periodo di vigilanza che andrà dal 1 luglio al 31 agosto 2020 e che, tra l’altro, è in contrasto con il D.P.G.R. n.85/2020 che estende il periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi al 15 settembre 2020.
Quali sono le motivazioni della eliminazione dallo stesso piano del presidio antincendio boschivo di Metaponto? Perché si annulla l’Operazione “Mare sicuro: per il pattugliamento da mare della costa tirrenica”? Cosa ha spinto la Giunta ad azzerare inoltre, il servizio acquatico e, soprattutto, si intendono recuperare ulteriori risorse per una migliore sorveglianza del territorio, dei suoi abitanti e dei vacanzieri che sceglieranno la nostra meravigliosa regione, assicurando, così, un servizio efficiente ed efficace?
Abbiamo presentato come Gruppo Consiliare Italia Viva, con il collega Mario Polese, una interrogazione urgente al presidente Bardi e alla sua Giunta – prosegue il consigliere Braia – per comprendere, cosa è variato – e perché – nel Programma Annuale Antincendio 2020 deliberato dalla Giunta e pubblicato sul BUR.
L’apporto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è disciplinato da apposita convenzione annuale e, per il 2020, si rileva che la somma stanziata pari a 550.000 euro appare essere inferiore ai 729.749,46 euro del 2019 e ai 730.000 euro del 2018. Così come la somma stanziata per le squadre AIB del Consorzio di Bonifica passa dai 2,2 milioni di euro del 2018 a solo 300.000 euro nel 2020. Si attivano solo 4 presidi temporanei rispetto ai 6 strategicamente distribuiti sul territorio, previsti sia nel 2019 che nel 2018: vengono meno Maratea/Trecchina per la costa tirrenica e Metaponto, oltre che Ferrandina e Senise. Tutto appare riallocato diversamente. Salta completamente quanto previsto sempre nei due anni scorsi, l’“Operazione mare sicuro: per il pattugliamento da mare della costa tirrenica”. Passano da 6 a 5 i DOS disponibili ogni giorno per le operazioni di direzione delle operazioni e salta, quindi, la dislocazione della pattuglia con DOS a Metaponto.
Con l’approssimarsi della stagione estiva, – conclude Luca Braia – aumenta il rischio di incendi, per cui bisogna mettere in campo tutto quanto utile per la prevenzione e la lotta agli stessi. La costa tirrenica e quella ionica, proprio nel periodo di massima allerta, coincidente con quello estivo e con la presenza di turisti in aree anche difficilmente raggiungibili da mezzi di soccorso, sono i luoghi più delicati dove impiegare le maggiori risorse di prevenzione incendi e massima allerta nelle operazioni. Non possiamo certo permetterci di lasciare scoperto un solo centimetro quadrato di questa regione dalla prevenzione antincendio. Si stanzino tutte le risorse necessarie.”