In attesa dell’uscita in sala prevista nel 2021 (distribuito dall’Istituto Luce), e presentato al Torino Film Festival, il documentario “Lucus a Lucendo. A proposito di Carlo Levi”, aprirà la 21° edizione del Lucania Film Festival, prevista per giorno 7 agosto ore 20:15 (prenotazione obbligatoria sul sito del festival). Il film è un lavoro della regista lucana Alessandra Lancellotti ed Enrico Masi, dedicato a una figura unica e del panorama artistico e intellettuale del Novecento e di particolare importanza per la Basilicata.
Il film è una produzione Caucaso (Bologna) con Istituto Luce Cinecittà, e in collaborazione con la lucana casa di produzione Domvs Films (Tursi). È stato realizzato con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, con il fondo etico BCC Basilicata, il supporto della Fondazione Carlo Levi, del Comune di Tursi, del Comune di Aliano e con il Patrocinio della Città di Torino, Città di Matera e Lucana Film Commission.
Tra il genere biografico e creativo, il documentario è l’incontro delle diverse traiettorie di vita, di tempo e di espressione artistica di Carlo Levi. Un uomo che ha che contributo alla complessa storia d’Italia tra il fascismo e il dopoguerra. L’autore mondialmente noto per il suo capolavoro, il romanzo sul confino politico Cristo si è fermato a Eboli (da cui anche la trasposizione filmica di Francesco Rosi del 1979), e di altri importanti testi narrativi e saggistici.
Protagonista del film è Stefano Levi Della Torre, pittore e nipote dell’intellettuale torinese, che a distanza di due generazioni intraprende un viaggio nei luoghi del confino e della vita pubblica di Carlo, tra il Piemonte, Parigi, la Lucania, Roma, con l’obiettivo di creare un’opera pittorica che possa racchiudere i simboli dell’impegno politico e artistico di Levi. Ad accompagnarlo uno dei più importanti studiosi e intellettuali italiani, Carlo Ginzburg, e Alessandra Lancellotti, regista e personaggio in campo, che incarna un nuovo discepolo, ruolo che Stefano aveva ricoperto con lo zio. Il loro dialogo si intreccia con le immagini di alcuni dei più importanti archivi visivi d’Italia; con i grandi avvenimenti della storia collettiva e con la dimensione intima, familiare e artistica di Carlo Levi.
E corrono le immagini di ieri e di oggi della Lucania, rivelata nel Cristo. Quel territorio di cui Carlo Levi ricordava il passato boschivo con l’espressione lucus a non lucendo (bosco della non luce). Quel paesaggio oscuro conosciuto durante il suo confino.
Il film segna l’esordio alla regia di Alessandra Lancellotti, architetto lucano e assegnista di ricerca a Torino, in co-regia con Enrico Masi, autore di numerosi documentari, da ultimo “Shelter. Farewell to Even”.