Pdl fuori? No! Pdl dentro. E rafforzato in maniera vigorosa.
E’ quanto emerge dal quadro politico locale a seguito della nomina della nuova giunta nella Città d’Ercole, da oltre due settimane senza governo cittadino e senza segretario comunale a seguito del terremoto giudiziario che ha colpito il sindaco Nicola Lopatriello, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Cosimo Ierone, oltre che due dirigenti comunali e, imprenditori e professionisti.
Due settimane di blocco amministrativo a cui Rocco Leone, vicesindaco in quota Pdl ed in questa fase sindaco facente funzioni, ha voluto dare un taglio, evitando così il protrarsi dell’attesa dell’esito del Gip, chiamato a convalidare o meno i domiciliari per le 13 persone arrestate lo scorso 13 gennaio, per presunte tangenti per appalti relativi alla nuova illuminazione pubblica.
Un dato politico forte, anche alla luce degli avvenimenti politici che si sono avvicendati alla vigilia degli arresti.
L’amministrazione guidata dal sindaco Lopatriello, lo ricordiamo, proprio qualche giorno prima degli arresti, era in piena crisi, a seguito della verifica politico-programmatica di metà mandato.
Era nel pieno di incontri e scontri tra l’asse Pdl e Città Nuova, il movimento civico guidato da Ierone, da un lato, e l’area moderata e centrista, con DC e Udc dall’altro. Scontri che volevano addirittura il Pdl fuori dal governo cittadino, a vantaggio dell’UDC, rappresentato dal consigliere Mario Vigorito, dell’Api, che aveva aperto alla maggioranza in cambio di visibilità, e della DC, rafforzata nel giro di pochissime settimane da uno a tre consiglieri, Simone, Marsano e Suriano. Questo, sempre nei giorni che hanno preceduto gli arresti, aveva rafforzato l’asse Pdl – Città Nuova, i cui consiglieri, Colucci, Bianco e Lauria da un lato e Spano, Ripoli e Galante dall’altro, avevano presentato un documento congiunto al sindaco nel quale chiedevano di ripristinare la compagine della vecchia giunta, altrimenti c’era la sfiducia.
Oggi, il quadro politico che emerge è ricco di spunti su cui riflettere, partendo dal dato certo: il Pdl ne esce rafforzato, con tre assessori in tutto, Leone, Colucci e Bianco: merito, questo, anche del duplice ruolo di Leone, che è anche coordinatore cittadino del partito di Berlusconi.
Città nuova, oltre al presidente del Consiglio, Ripoli, ha la delega all’Ambiente e Urbanistica, con Trupo; il movimento civico nato da Ierone resta senza delega ai lavori pubblici, data a Bianco del Pdl.
L’area centrista, oltre all’agricoltura, con Carbone, della DC, ha la quota rosa, con Mary Padula, in forza all’Api, che appoggia la maggioranza.
Boccone amaro per l’Udc, che ad oggi, nonostante gli accordi presi con il sindaco Lopatriello, si vede fuori dalla giunta.
Restano alcuni punti interrogativi: cosa succederà se e quando Lopatriello, salvo colpi di scena, tornerà a governare la città? La maggioranza, alla luce di quanto emerso, delle vicende giudiziarie, delle verifiche politiche, dei malumori e di probabili personalismi … reggerà?