Trenta chilometri di costa, cinque comuni del materano che si affacciano sullo Ionio, Bernalda, Pisticci, Scanzano, Policoro e Nova Siri; ed un piccolo fazzoletto di spiaggia gestito da un sesto comune, Rotondella. E’ la costa ionica metapontina, fiore all’occhiello dell’economia e del turismo lucano, che però rischia l’estinzione, è proprio il caso di dire, a causa di un fenomeno forse fin troppo sottovalutato. Quello dell’erosione, più volte sottolineato da associazioni ambientaliste e “urlato” dagli operatori turistici, che proprio un anno fa si son visti arretrare la costa in un modo incredibile. La questione è in realtà sul tavolo istituzionale, ma noi di Emmenews, in attesa di risposte certe, abbiamo deciso di fare una ricognizione sullo stato attuale in cui versano le spiagge ioniche. Partendo da Metaponto, dove gli operatori, in attesa di risposte certe, cercano di evitare il peggio, mettendo barriere fai da te. Sul posto, abbiamo incontrato Pino Passarelli, portavoce di SOS Costa Jonica, un movimento nato per monitorare il fenomeno, cercando di contrastarlo.
Il nostro viaggio prosegue a Pisticci, dove, al momento, non si nota alcun arretramento della costa. La vera sorpresa, però, la ritroviamo a Scanzano, al lido Terzo Madonna, dove non troviamo solo conchiglie e pigne, ma anche innumerevoli detriti del fiume Agri, “entrato”, letteralmente parlando, in pineta. Incontriamo anche qui un operatore turistico, che ci parla delle difficoltà riscontrate per fare turismo, non solo in estate.