A Bernalda cerimonia di consegna delle civiche benemerenze ed encomi per la vicenda Felandina e l’emergenza coronavirus

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É trascorso un anno dallo sgombero dei capannoni della Felandina, il consorzio industriale di Metaponto mai nato che, per oltre un anno, è stato un vero e proprio ghetto, dimora precaria e abusiva per centinaia di lavoratori extracomunitari impiegati come braccianti nei campi del Metapontino.

In occasione del primo anniversario il Comune di Bernalda ha voluto consegnare gli attestati di benemerenza civica a chi ha operato in quel contesto, riuscendo a concludere un’operazione particolarmente spinosa in un clima di tranquillità e collaborazione, “contribuendo a esaltare il prestigio della città di Bernalda e a ripristinare la legalità”, come ha spiegato ai nostri microfoni il primo cittadino Domenico Tataranno.

A ricevere le benemerenze, in rappresentanza delle oltre duecento persone delle diverse forze di polizia e della forza pubblica scese in campo in quei giorni, il prefetto di Taranto Demetrio Martino, lo scorso anno alla guida della Prefettura di Matera, il questore della Città dei Sassi Luigi Liguori, il comandante provinciale Carabinieri Matera Samuele Sighinolfi, il comandante provinciale Guardia di Finanza Matera Giuseppe Cardellicchio, il comandante della Polizia municipale di Bernalda Emilio Polizio e il direttore dell’Agenzia del Demanio Puglia e Basilicata Vincenzo Capobianco, referente dell’ente sotto cui ricade la titolarità dell’area della Felandina.

I diversi interventi hanno ricordato la situazione di grave degrado venutasi a creare nel microcosmo della Felandina, una vera e propria “città” dove addirittura esisteva un carcere, sottolineando l’umanità e l’attenzione con cui si sono svolte tutte le operazioni, miranti a concludere una situazione di grave disagio per le centinaia di persone ospitate nei cinque capannoni. Uno sgombero che però non ha risolto la questione accoglienza dei lavoratori migranti del Metapontino: nonostante le soluzioni alternative proposte dalle autorità e l’impegno della Caritas della diocesi di Matera, che ha aperto a Serramarina Casa Betania, molti degli ex occupanti della Felandina si sono dispersi nei campi del Metapontino cercando nuove precarie soluzioni abitative.

Nel corso della cerimonia l’amministrazione comunale di Bernalda ha voluto conferire encomi alle associazioni e ai cittadini che hanno prestato a titolo volontario le loro opere durante l’emergenza coronavirus.

Sul palco i rappresentanti della Croce Rossa, della Protezione Civile, della Guardia Ambientale, dell’associazione Metapontum e a Francesca Di Monte in rappresentanza dei tanti cittadini che si sono spesi per aiutare il prossimo nel corso dell’emergenza coronavirus.

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