Si è conclusa a Nova Siri la mostra “Oltre il TempOrale”

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Si è conclusa sabato 29 Agosto, la mostra “Oltre il TempOrale”, tenutasi nel centro storico di Nova Siri, più precisamente nei palazzi Nolfi e Costa.

L’evento, che ha riscosso un notevole successo da parte del pubblico, è stata curato da Maria De Lorenzo, storico e critico d’arte, e organizzato dall’Assoc. cult. Sud “Gigi Giannotti” in collaborazione con la Pro Loco locale.

Alla mostra hanno esposto artisti lucani di fama nazionale e internazionale, come Giulio Orioli, Nino Oriolo, Pasquale Chiurazzi, Mario Battafarano, Sabrina Pugliese e Giovanni Dimatteo, che han trattato il tema del “Tempo” da diverse prospettive e con differenti tecniche esecutorie.

L’antico Palazzo Nolfi si è ben prestato come location antica e suggestiva, facendo da contorno a opere concettuali e metafisiche che entravano, come da contrasto, in uno spazio ‘senza Tempo’.

È stato proprio tale contrasto a far immergere, il fruitore, nella vera essenza della mostra, dove i paesaggi raffigurati dalla pittrice Sabrina Pugliese, rimandavano a luoghi atemporali fermi in un meraviglioso spazio ultraterreno. Mentre le opere del grande pittore, Nino Oriolo, riportavano la mente dell’osservante all’interno di enigmatici universi paralleli e fantastici mondi sospesi in siti indefiniti. Le tele del maestro Giulio Orioli han contribuito, con la loro superlativa ecletticità, a ricondurre l’utente verso l’osservazione del particolare, quest’ultimo ingrandito in maniera esponenziale fino a scoprirne il cuore e l’anima. Lo scenografo Chiurazzi ha arricchito la collettiva con l’inserimento di sublimi opere fotografiche che immortalavano, in maniera storica, bellissimi scorci e luoghi lucani rendendo, dunque, eterni quegli attimi, come solo l’arte riesce a fare. L’architetto Mario Battafarano, invece, con la sua arte concettuale, ha ammaliato il pubblico attraverso un’installazione che riportava al concetto di ‘Tempo aleggiante’ come luogo passato, presente e futuro. Il percorso visivo si è concluso con la visione delle tele dell’artista Giovanni Dimatteo, che con il suo stile astratto, ha catturato l’attenzione del fruitore nella contemplazione di pittosculture dove, l’aggiunta di plastica sciolta e altri materiali industriali, han reso tattile e materica una superficie accademica e liscia come la tela.

La mostra, infine, ha portato l’utente in un viaggio storico artistico perché: l’arte può mutarsi, essa viaggia nei secoli, cambia e si adatta ai tempi, passa da un pennello ad un concetto, da uno scatto a uno strappo, ma torna come sempre all’arte primaria per eccellenza, ovvero il disegno. Infatti il percorso si è concluso con l’osservazione di alcuni disegni a grafite.

Tale esposizione artistica ha fatto parte di una collettiva intitolata “ContaminAzioni”, che ha visto la presenza di opere di artisti come il maestro Gaetano Dimatteo, Aldo Tucci, Anev Art, Giambattista Buongiorno, Don Michelangelo Crocco, Franco Demarco e Carmine Ferrara in arte Karmacoma che, attraverso la sua arte erotica, con la pubblicazione di ritratti femminili egregiamente trattatati con la digital art, e le sue proiezioni video, ha reso l’evento ancora più elegante e raffinato, come del resto è il suo modus operandi.

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