"Elisa Claps tentò di difendersi"

Si torna a parlare del terribile omicidio di Elisa Claps, la ragazza potentina scomparsa per oltre 17 anni e ritrovata quasi un anno fa nel sottotetto di una chiesa a Potenza, in pieno centro storico. 
Nuove rivelazioni emergono dalla perizia depositata dal medico legale Cristina Cattaneo presso la procura di Potenza sul caso che ha sconvolto l’intero territorio regionale. Secondo quanto riportato, Elisa tentò, anche se invano, di difendersi dal suo aggressore. “E’ stato rivelato alla mano destra un segno di lesione da arma bianca – evidenzia il perito – ciò significa che tale taglio sia stato prodotto dal tentativo, da parte della vittima, di afferrare attivamente lo strumento di offesa.” Conclude la Cattaneo che l’arma utilizzata dall’assassino fu uno strumento da taglio o da punta e taglio. Ma dall’autopsia spunta anche un altro macabro dettaglio, furono tagliate otto ciocche di capelli probabilmente con una forbice. L’unico indagato del delitto, ricordiamo è Danilo Restivo che attualmente sta affrontando un processo in Inghilterra per l’omicidio di Heather Barnett, la donna inglese uccisa nel 2002; Restivo si è fin da subito dichiarato innocente sia per l’omicidio della Barnett che per quello della giovane Elisa Claps. Intanto resta in carcere in Inghilterra mentre in Italia proseguono le indagini per chiariare alcuni punti ignoti di un cosi efferato delitto ancora irrisolto.

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