“Mario Torelli, grande archeologo, etruscologo di chiara fama, professore universitario e intellettuale geniale, uomo generoso, integerrimo e dai forti valori, amico della nostra regione, ci ha salutato all’improvviso, accompagnato da un dolore che ha colpito l’intero mondo della cultura italiano e straniero”.
Lo si legge in una nota della Direzione Regionale Musei di Basilicata.
“I direttori dei musei archeologici della Basilicata insieme alla direttrice regionale Marta Ragozzino e a tutto il personale – prosegue la nota – esprimono profondo cordoglio per la scomparsa del professor Torelli, il cui nome è legato a numerosi studi ed esplorazioni sul territorio lucano; da Lavello, a Policoro, con gli scavi all’interno della colonia di Herakleia, sino a Banzi dove il suo nome è legato a due importanti ritrovamenti: il secondo frammento della Tabula Bantina e l’Auguraculum. Ma anche a Venosa e agli studi sulla città romana. Ed è per questi motivi che all’unisono, d’accordo con il Direttore generale musei Massimo Osanna, allievo del professore, è stata proposta e condivisa da tutti l’idea di intitolare al grande maestro il Museo Archeologico Nazionale di Venosa, in corso di allestimento e di prossima apertura. Siamo certi, ne sarà felice”.