Garantire il tetto occupazionale di 102 giornate lavorative ai lavoratori ex reddito minimo di inserimento ed ex mobilità ordinaria e in deroga.
È quanto chiede il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, in una lettera inviata al presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e agli assessori alle politiche agricole e forestali e alle politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Francesco Fanelli e Franco Cupparo.
Marrese ha ricordato come l’obiettivo della Regione sia proprio quello di favorire il pieno inserimento dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, attraverso la previsione, con apposita deliberazione, anche di uno scorrimento di graduatoria.
“Ora più che mai – sottolinea il presidente Marrese – occorre, come concordato anche con i sindacati, profondere il massimo impegno per garantire il tetto occupazionale di 102 giornate lavorative, come peraltro avvenuto lo scorso anno, a questa platea di lavoratori. Si tratterebbe di un intervento di politica attiva del lavoro dal grande valore sia sotto il profilo ambientale, consentendo la salvaguardia del nostro patrimonio forestale, la manutenzione del territorio ed il dissesto idrogeologico, sia sotto quello occupazionale in un mercato del lavoro fortemente contrassegnato da una contrazione della domanda”.
Marrese, rivolgendosi agli esponenti della Giunta regionale lucana, ha auspicato l’adozione dei più opportuni provvedimenti per la soluzione di una problematica prioritaria e di assoluta attualità, assicurando, da parte della Provincia di Matera, ogni possibile forma di collaborazione, anche, se si ritenesse opportuno, attraverso una diretta gestione del personale, al fine di impiegarlo in attività come la manutenzione delle aree verdi di pertinenza degli edifici scolastici di competenza o la cura del patrimonio boschivo.
Sulla vicenda interviene, attraverso un comunicato stampa, anche l’amministrazione comunale di Policoro.
“Hanno garantito il decoro del verde urbano e periurbano, la pulizia dei canali, le strade comunali e provinciali, il diradamento di alberi e rimozione di alberi abbattuti dagli eventi atmosferici del quartiere “Paglie di Mare” (zona lido) – si legge nella nota – Sono i lavoratori provenienti dalla platea ex Mobilità in Deroga e Reddito Minimo di Inserimento inseriti nel progetto di forestazione del Consorzio di Bonifica che hanno lavorato anche nel territorio del Comune di Policoro e che rischiano lo stop delle loro attività a partire dal prossimo 25 novembre, raggiungendo solo 85 giornate lavorative anziché 102, come avvenuto nel 2019”.
“Si tratta – dichiarano il sindaco, Enrico Mascia, e l’assessore comunale All’agricoltura, Maria Teresa Prestera – di forza lavoro, a cui va un doveroso ringraziamento, che si è dimostrata nel corso del tempo, di fondamentale importanza per i nostri Comuni, privi di personale adatto a mantenere il decoro urbano. Inoltre lo stop alle attività dei lavoratori forestali lascerebbe numerose famiglie prive di sostegno economico, in un momento difficile come quello che viviamo a causa della pandemia” Auspichiamo che la Regione Basilicata accolga positivamente la richiesta di non lasciare questi operai senza lavoro e di poter consentire loro di proseguire le loro attività”.