La discarica di contrada “La Recisa” rimane ancora chiusa nonostante la Regione Basilicata abbia autorizzato l’aumento volumetrico di altri 10mila metri cubi. Le autorizzazioni per dare corso all’ampliamento richiesto dal Comune in base all’ultima aia (autorizzazione integrata ambientale), che ha portato la capacità dell’impianto da 20mila a 30mila metri cubi, infatti, sono già giunte nella città basentana ma, nonostante tutto, Pisticci continua a conferire nella discarica di “Piano del Governo”, a Salandra dopo la chiusura del suo impianto, arrivata prima di Natale per la saturazione dei volumi di smaltimento. Come mai la discarica rimane chiusa nonostante lo stesso sindaco Vito Di Trani, lo scorso 24 dicembre assicurò che la riapertura fosse imminente? Lo abbiamo chiesto direttamente all’assessore all’Ambiente del Comune, Lino Grieco, che ha spiegato: <<Posso confermare, in primis, che da Potenza sono arrivate tutte le autorizzazioni necessarie per ampliare la volumetria, così come da noi richiesto, e, quindi, utili alla riapertura dell’impianto>>. Che però rimane chiuso. <<Rimane chiuso, ritengo ancora per qualche giorno, in quanto prima di riaprirlo vogliamo assicurarci che ci siano tutte le condizioni necessarie per poterlo fare>>. Ma non avete tutte le autorizzazioni di prammatica? <<Certo: il problema è nel passato ed in come è stata gestita la discarica. Vogliamo fugare ogni tipo di dubbio legato all’ampliamento ed alla gestione. Si tratta di una prudenza necessaria ed utile: tutte le azioni della pubblica amministrazione devono essere ponderate e verificate sul campo. Una volta fatte le verifiche del caso, si può passare alla fase operativa>>. Nel contempo, però, il Comune continua a conferire a Salandra con l’aggravio di spesa che cresce. <<In teoria la discarica poteva riaprire anche il 2 gennaio: questo per far capire che abbiamo tutti gli strumenti autorizzativi e burocratici del caso, ma che preferiamo attendere qualche giorno ancora per completare un monitoraggio a trecentosessanta gradi prima di dare l’ok alla riapertura dell’impianto ampliato>>. Un ampliamento che, però, non dovrebbe essere l’ultimo: dopo i 10mila metri cubi appena autorizzati, infatti, l’impianto di La Recisa potrà accogliere altre volumetrie fino ad altri 50mila metri cubi: la Regione, infatti, ha già concesso un 1 milione e 100mila euro che consentiranno anche l’adeguamento strutturale dell’impianto. Con quali tempi di realizzazione?
Piero Miolla