C’è anche Fabiano Popia di Valsinni tra i trentasei cittadini che riceveranno le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana per essersi distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute.
Popia, 77 anni di Valsinni, riceverà l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, “per la sua dedizione – si legge nella motivazione – e il suo quotidiano impegno nella promozione della cultura del dono degli organi”.
Un impegno nato nel 1995 dopo la morte di sua figlia Rosella, vittima di un incidente stradale a Valsinni, dove stavano trascorrendo le vacanze estive.
Fabiano e la moglie Elvira, nel rispetto delle sue volontà, decidono di donare gli organi, facendo di Rosella il 1° donatore multiorgano della Regione Basilicata: salva ben 7 persone.
Questa esperienza spinge Fabiano a non fermarsi al dolore: decide di impegnarsi come volontario per divulgare il messaggio della donazione e del trapianto organi.
Tornato definitivamente a Valsinni, nel 1996, fonda il 1° gruppo comunale Aido della Basilicata, dedicato alla figlia e nel 2000 diventa presidente della sezione provinciale Aido di Matera. Da quel 1996 Fabiano svolge un intenso lavoro di informazione e sensibilizzazione presso la popolazione lucana e grazie alla sua instancabile costanza, nasceranno, in vari Comuni della Basilicata, nuovi gruppi Aido. L’opera instancabile di Fabiano nel ricordo della figlia Rosella vuole essere un messaggio di speranza e incoraggiamento alla vita. Ha pubblicato un libro “Il dono degli organi in Basilicata” in cui ha raccolto testimonianze di autorità locali, esponenti di ospedali, autorità ecclesiastiche e di amici, in ricordo di Rosella e del suo grande ed infinito dono della vita.