Il Comitato per la Difesa delle Terre Joniche annuncia una nuova mobilitazione per l’entrata in vigore della legge di stabilità per il 2013 “che – spiega il portavoce Gianni Fabbris – finanzia con 105 milioni di Euro tutte le alluvioni che hanno colpito diversi territori regionali italiani tranne che la Puglia e Basilicata”.
L’assemblea ha stabilito di: inviare una lettera di richiesta di intervento urgente a tutti i segretari regionali dei partiti che in parlamento hanno votato “l’emendamento beffa” perchè dicano come rimedieranno a quanto accaduto; realizzare un manifesto perché sia affisso in tutti i paesi di Basilicata e nella provincia di Taranto e degli altri paesi pugliesi alluvionati, con i nomi dei parlamentari che hanno votato il provvedimento e i simboli dei loro partiti. Da mercoledì 9 gennaio partirà una sottoscrizione rivolta a tutti i cittadini lucani e pugliesi, che durerà dieci giorni. “Se entro i dieci giorni di preparazione si sarà trovata una soluzione (ovvero saranno date certezze di reintegro delle condizioni di finanziamento dei bisogni necessari a risolvere i problemi aperti in Puglia e Basilicata) – fa sapere Fabbris – sospenderemo la pubblicazione e l’affissione del manifesto con le conseguenti iniziative politiche e di mobilitazione, altrimenti ci impegniamo a produrre il massimo sforzo che non mancherà di attraversare tutta la campagna elettorale”.
Il comitato, inoltre, “sollecita ai due Presidenti di Regione, De Filippo e Vendola, il massimo dell’iniziativa per risolvere il problema aperto dal voto parlamentare” e “prende atto con soddisfazione della prima presa di posizione del presidente De Filippo che nella conferenza stampa di inizio anno ha espresso “stupore e indignazione” ed ha annunciato ‘forti iniziative anche clamorose nei prossimi giorni’. Infine l’assemblea ha dato mandato al gruppo di coordinamento “perchè intensifichi i contatti con la Regione Puglia perchè il Presidente Vendola assuma impegni immediati e forti”.