L’Associazione “Anticorpi Civili” di Montalbano Jonico ha chiesto al Consiglio Comunale di concedere, sulla scia di alcuni comuni del territorio nazionale, la cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki, studente presso Alma Mater Studiorum di Bologna, nonché ricercatore per i diritti umani e di genere all’EIPR-Egyptian Initiative for personal right, un’organizzazione egiziana che dal 2002 s’impegna per rafforzare e proteggere i diritti e le libertà fondamentali in Egitto, attualmente ingiustamente detenuto in carcere.
“Il 7 febbraio 2020, non appena atterrato all’aeroporto del Cairo – si legge in una nota dell’associazione – Patrck Zaki venne immediatamente arrestato in assenza di apparenti motivi, trattenuto per 24 ore senza che ne fosse data notizia ai familiari, interrogato e infine incriminato, con l’accusa di “istigazione al rovesciamento del governo e della costituzione” per aver pubblicato notizie false con l’intento di “disturbare la pace sociale”, per aver incitato proteste contro l’autorità pubblica, per aver utilizzato i social network per minare l’ordine sociale e la sicurezza pubblica e per aver istigato alla violenza e al terrorismo.
È del 6 aprile scorso la notizia che, Patrick Zaki dovrà restare in carcere in Egitto per altri 45 giorni, in quanto è stata respinta la richiesta della difesa sul cambio dei giudici.
Noi, in quanto Anticorpi, sensibili ai temi d’interesse sociali, dopo l’iniziativa del “tampone solidale” grazie al quale è stato possibile continuare nell’operazione di screening della popolazione; reagenti inoltre al “virus dell’ingiustizia”, abbiamo deciso di candidare Patrick George Zaki alla Cittadinanza Onoraria di Montalbano Jonico per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sul tema dell’ingiustizia.
Un piccolo e umile gesto per esprimere una profonda e sentita vicinanza allo studente detenuto illegalmente.
Il Consiglio Comunale di Montalbano Jonico nella seduta del 31 marzo scorso ha accolto la nostra proposta conferendo a Zaki la cittadinanza onoraria.
Esprimere tale onorificenza, infatti, con la successiva approvazione da parte della sola maggioranza del Consiglio Comunale, ha significato evidenziare da che parte stare, ha significato scegliere di difendere quei diritti inviolabili dell’umanità che si posizionano alle fondamenta di una comunità civile e democratica.
Ha significato anche conservarli, ma soprattutto proteggerli per mantenere alta l’attenzione e non doversi trovare di fronte a un nuovo caso Giulio Regeni”.