Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Rocco Caramuscio, al sindaco Verri
“Egregia Signora Sindaco,
è trascorso più di un anno da quando il Consiglio di Stato imponeva al Comune il rimborso immediato delle somme pagate in più dai cittadini sulla TARI 2017.
Come ricorderà, prima di rivolgermi al Tribunale Amministrativo Regionale, ho fatto tutto il possibile per evitare il ricorso legale, nella speranza che si riconoscesse l’errore commesso in fase di approvazione del piano tariffario.
Di questa vittoria non ne faccio un vanto perché sono convinto, gli errori si commettono, non siamo infallibili.
Bisogna però ammetterli e agire di conseguenza.
Le pongo pertanto alcune domande sperando voglia fare chiarezza e informare i cittadini che attendono dal 2017 una risposta concreta:
- quali sono i tempi previsti per rimborsare i contribuenti?
- Attualmente quante famiglie e imprese hanno presentato domanda e qual è l’importo totale da rimborsare secondo tali richieste?
- Nel calcolo delle somme da rimborsare, è stato applicato il Piano Tariffario del 2016 o, come sembra, vengono adottati altri criteri?
- I contribuenti, con esenzione parziale, saranno lo stesso rimborsati della quota versata in più?
Prendo atto della buona volontà manifestata con le due determine dirigenziali che dispongono qualche decina di migliaia di euro per i primi rimborsi.
Ma dare esecutività alle sentenze in cui il Comune di Pisticci è risultato soccombente, è ben altra cosa.
Sono in gioco centinaia di migliaia di euro incassati illecitamente dal Comune. Una somma importante che contribuirebbe a mitigare una situazione che angoscia e dispera tantissime famiglie e imprese in difficoltà.
Il covid-19 porta in sé anche il dramma economico che alle nostre latitudini è una tragedia infinita.
Ecco perché, dopo una battaglia legale durata quattro anni, sono qui a pregarla di rispettare le sentenze e preservare l’onore della sua Amministrazione.
Certo che saprà tutelare gli interessi della sua comunità, la saluto cordialmente.”
Rocco Caramuscio