Distretto G, il Cipe conferma l’impegno finanziario di 85 milioni

Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), che si è riunito oggi in videoconferenza, ha nuovamente approvato il progetto per il “Completamento dello schema idrico Basento – Bradano – Attrezzamento settore G”, ai fini della apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e della dichiarazione di pubblica utilità, confermando contestualmente l’impegno finanziario dello Stato per la realizzazione delle opere, pari a circa 85 milioni di euro, di cui 6,866 milioni di euro a carico della Regione Basilicata.

Lo rende noto il dirigente generale del Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione, Giuseppe Galante, che ha partecipato alla riunione del CIPESS e sottolinea come “la lunga e complessa procedura per la realizzazione del Distretto G può finalmente entrare nella fase attuativa, che speriamo possa concretizzarsi al più presto”.

L’appalto per la realizzazione del completamento dello schema idrico Basento – Bradano e dell’attrezzamento del Distretto G, a cura del Consorzio di Bonifica, riguarda il completamento delle opere necessarie per l’adduzione e la distribuzione irrigua in un’area dell’Alto Bradano che si estende per circa 13 mila ettari. Il progetto prevede la realizzazione di una condotta principale, dalla diga di Genzano alla diga del Basentello, delle diramazioni settoriali per alimentare i 14 settori del “distretto G”, di una rete di distribuzione irrigua di circa 400 chilometri, di 14 vasche di compensazione e di un impianto di sollevamento.

“Attraverso il proficuo lavoro del nostro Dipartimento – afferma l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa – abbiamo contribuito a risolvere, almeno per gli aspetti procedurali, un’altra annosa e complessa vicenda eliminando gli ultimi ostacoli burocratici che impedivano l’avvio dei lavori. Sarà nostra cura, in collaborazione con tutti i soggetti pubblici interessati, vigilare affinché si passi subito alla fase operativa e si possa finalmente dare risposta alle aspettative della comunità dell’Alto Bradano che attende le opere per l’irrigazione da più di trent’anni”.

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