Uscirà lunedì 11 aprile “Dio ha le mani sporche”, il nuovo libro di don Marcello Cozzi, con la prefazione di Agnese Moro. Edito da San Paolo Edizioni, il libro è la narrazione di un dolore che provoca, che non lascia in pace, che mette in discussione certezze e convinzioni, e che chiede di abbandonare ogni comoda neutralità. È il dolore degli innocenti, di chi ancora cerca verità e giustizia, ma anche il dolore di chi si è reso responsabile di morti, di violenza e di sangue versato e vive tormentato da sensi di colpa.
Cozzi è un prete impegnato da decenni e in prima linea nel contrasto alle mafie, all’usura e al racket, e nel lavoro di accompagnamento ai testimoni di giustizia; già vicepresidente di Libera e presidente del Ce.St.Ri.M e della Fondazione nazionale antiusura Interesse Uomo, in questo suo ultimo libro racconta anni di percorsi, incontri e colloqui con chi si porta sulla pelle le cicatrici e le ferite ancora aperte dalla violenza subita ma anche da quella di cui si è stati artefici: dal caso Elisa Claps, la ragazza sedicenne ritrovata cadavere nel sottotetto di una chiesa a Potenza, alle confidenze di Giovanni Brusca, l’autore della strage di Capaci; da Andrea, Sara e Angelina, vittime della criminalità mafiosa, a Rahama, Becky e tanti e tante che come loro sono vittime della tratta degli esseri umani.
Un racconto fatto “con il vangelo in mano”, come dice lo stesso autore, perché l’impastarsi quotidiano di Gesù di Nazareth con l’umanità sofferente aiuta a comprendere meglio non solo che il suo Dio è fragile e inerme, ma soprattutto che non teme di lasciare la sacralità dei propri spazi pur di sporcarsi le mani con il dolore e la fatica degli uomini.