E’ stata inaugurata nell’occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Dinu Adamesteanu la mostra “L’uomo e l’archeologo dalla Dobrugia sul Mar Nero alla Siritide sullo Ionio”.
Una mostra documentaria e archeologica, inaugurata nel pomeriggio di sabato dal Presidente della Regione , Vito de Filippo, dal sindaco di Policoro, Rocco Leone e da Antonio De Siena, Sovrintendente ai Beni Archeologici di Puglia e Basilicata. Una mostra la cui inaugurazione è stata preceduta da un convegno apertosi con un documentario su Adamesteanu curato dal moderatore dell’evento, il giornalista Rocco Brancati.
[tubepress video=PSC-fSBoNx8 =embeddedWidth=”456″ embeddedHeight=”290″ showRelated=”false” title=”false”]
Durante il convegno tante sono state le testimonianze di chi ha avuto la fortuna di conoscere e lavorare con l’archeologo rumeno che tanto ha fatto per il nostro territorio divenuto proprio grazie al suo lavoro, un importante veicolo di cultura, storia, tradizione Dinu Adamesteanu considerato il “fondatore” dell’archeologia in Basilicata.
Trasferitosi in Italia dalla nativa Romania, ha rappresentato una figura di assoluto rilievo per l’archeologia mondiale, agli albori di una ricerca che perdeva le caratteristiche di studio estetico per divenire ricerca sul campo, confronto e relazione con il territorio.
Nel 1964 gli fu affidata la guida della Soprintendenza alle Antichità della Basilicata, appena istituita, ed è alla Basilicata che ha dedicato il maggior numero di anni, con un’opera di altissimo valore scientifico e formativo per i numerosi collaboratori, impostando un rigoroso metodo di ricerca che coniugava la lettura scrupolosa e accorta delle evidenze e dei segni del passato con la conoscenza attenta e puntuale delle fonti letterarie e storiche.
Grazie alla mostra, che sarà possibile visitare fino al 30 settembre presso il museo Nazionale della Siritide è possibile vedere e constatare tutte le importanti scoperte archeologiche venute alla luce grazie all’attento e scrupoloso lavoro di Dinu Adamesteanu.