“Fu solo a Giugno del 2010 che l’ASM decise l’immediata sospensione dei ricoveri presso il reparto di Medicina al terzo piano dell’Ospedale di Tinchi. Con la nota protocollo n° 1865 del 15/06/2010. Poi per due anni sempre al terzo piano sono continuate le attività ambulatoriali di ostetricia e ginecologia, terapia del dolore e altri ambulatori, servizi anche direttivi.
Eppure, nell’ambito del programma di verifiche del patrimonio edilizio strategico e rilevante, nel 2006 era stato affidato allo studio PRO.TER di Matera l’incarico di verifica della vulnerabilità sismica del Presidio Ospedaliero di Tinchi di Pisticci. I tecnici incaricati avrebbero consegnato una relazione allarmante circa la stabilità della struttura. Ad affermarlo è il dirigente dell’area tecnica dell’ASM nella sua determina n.2854 del 16 novembre 2012, il quale precisa che i valori “negativi” erano stati confermati dai tecnici della PRO.TER di Matera in una relazione integrativa presentata nel maggio 2008 a seguito dei chiarimenti richiesti con nota n. 55756 del 17/03/2008 dal Dipartimento Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità – Ufficio Protezione Civile – della Regione Basilicata. Quindi tutti sapevano, dirigenti ASM, direttori e Regione Basilicata. Eppure tutto è andato tranquillamente avanti. Il reparto di Medicina è rimasto attivo fino al 2010, gli ambulatori sono rimasti aperti e funzionanti al terzo piano anche nel 2011 e parte del 2012. Anzi sono stati investiti soldi pubblici, e tanti, per ristrutturare proprio il terzo piano.
Le domande vengono spontanee. Essendoci questa situazione allarmante per la sicurezza e l’incolumità fisica degli utenti e degli operatori perché non sono stati presi provvedimenti immediati? Perché dal 2006 in poi è rimasto in attività il reparto di Medicina al Terzo Piano? Perché dopo la chiusura del reparto avvenuta nel 2010 sono comunque continuate le attività ambulatoriali sempre al terzo piano? Perché sono stati spesi milioni di euro per rifare gli interni dell’intero terzo piano se c’erano problemi di stabilità e di sicurezza? Non c’erano i problemi di stabilità e di sicurezza per insediare Stella Maris a Tinchi? Perché sono riemersi questi problemi proprio quando è venuto meno il progetto Stella Maris? Perché il Direttore della U.O. “Gestione Tecnica” della ASM ing. Nicola Sannicola solo in data 31 Ottobre 2012 con relazione riservata a mano segnalava la “…assoluta inadeguatezza dell’intera struttura a sopportare un evento sismico…”? E ancora, perché lo stesso dirigente dell’area tecnica nella sua determina n. 2854 del 16 novembre 2012 rivela di essere a conoscenza delle relazioni dei tecnici incaricati dall’ASL n.5 nel 2005?
Perché sostiene che il terzo piano è “una aggiunta” ai piani previsti nel progetto di costruzione dell’Ospedale? Che la realizzazione del terzo piano “non risulta riportata su alcun elaborato e non vi è alcuna traccia su atti amministrativi presenti nel Comune di Pisticci”? Che “dall’analisi dei dati relativi ai materiali (qualità dei calcestruzzi) e delle tecniche costruttive si può desumere che l’epoca di costruzione è successiva a quella dei piani sottostanti”? In un comunicato del 12 gennaio il Comitato denunciava pubblicamente l’ASM di falso in atto pubblico e dimostrava che il progetto di costruzione dell’Ospedale di Tinchi era del 1968 e comprendeva il terzo piano. Dimostrava che il terzo piano era stato realizzato contestualmente agli altri piani, che esistevano i calcoli statici dell’intera struttura, che l’ospedale fu inaugurato nel 1980 con al terzo piano il reparto di Medicina.
Solo dopo la denuncia del Comitato Difesa Ospedale di Tinchi il Dirigente dell’area tecnica dell’ASM in data 15 gennaio 2013 con richiesta prot. 4771 chiedeva al Comune di Pisticci di poter prendere visione degli atti depositati nell’archivio comunale e dei documenti inerenti la costruzione del 3° piano dichiarando di aver “appreso dalla rivista la “NUOVA” del gg. 14…” , cioè del giorno prima, che al Comune di Pisticci c’erano tutti i documenti relativi alla costruzione del nosocomio.
Oggi la Direzione dell’ASM ha prorogato di altri tre mesi la scadenza del bando per la manifestazione d’interesse per la gestione, da parte dei privati, dei posti letto per la riabilitazione. Forse perché all’Università di Basilicata hanno bisogno di altri tre mesi per districare la matassa?
Per il Comitato il silenzio del Sindaco sulla vicenda è scandaloso. Il 15 Novembre 2012, con delibera n. 1056, il Direttore Generale dell’ASM prendeva atto di una relazione riservata a mano del responsabile dell’area tecnica Ing. Sannicola e incaricava quest’ultimo “a stabilire ulteriori indagini” sulle condizioni strutturali del P.O. di Tinchi. Nella successiva determina del dirigente tecnico del giorno successivo (la n. 2854) e nella delibera del Direttore Generale, avente ad oggetto “DETERMINAZIONI RELATIVE ALLA DEFINIZIONE DEI METODI E DELLE STRATEGIE PER LA VALUTAZIONE E LA RIDUZIONE D ELLA VULNERABILITA SISMICA DEL P .O. DI TINCHI DI MARCONIA (PISTICCI): APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI CONVENZIONE CON L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA, SCUOLA DI INGEGNERIA (SI UNIBAS)” si affermava, tra l’altro, “che il P.O. di Tinchi – il cui progetto risale al 1959 a firma del prof. Ing. Francesco Vinciguerra – “…presenta difformità rispetto al progetto originario sia dal punto di vista strutturale che architettonico. Infatti il progetto ….prevedeva la realizzazione di un piano terra e di due piani sovrastanti. In realtà vi è la presenza di un terzo livello (terzo piano) in aggiunta ai piani previsti in progetto. La realizzazione del Terzo Piano non risulta riportata su alcun elaborato e non vi è alcuna traccia su atti amministrativi presenti nel Comune di Pisticci. Dall’analisi dei dati relativi ai materiali (qualità dei calcestruzzi) e delle tecniche costruttive si può desumere che l’epoca di costruzione è successiva a quella dei piani sottostanti.”
Il Comitato in lotta a Tinchi aveva immediatamente denunciato che la data del Progetto definitivo ed esecutivo risale al 31 Agosto 1968 e comprendeva il terzo livello (Terzo Piano), che non era, quindi, rispondente alla realtà quanto affermato nella delibera dell’ASM. Il Terzo Piano era nel progetto ed è stato realizzato contestualmente agli altri piani.
Che “Dall’analisi dei dati relativi ai materiali (qualità dei calcestruzzi) e delle tecniche costruttive si può desumere che l’epoca di costruzione è successiva a quella dei piani sottostanti”, come riportato in delibera era una tesi assolutamente priva di fondamento come pure l’affermazione che “La realizzazione del Terzo Piano non risulta riportata su alcun elaborato e non vi è alcuna traccia su atti amministrativi presenti nel Comune di Pisticci”. Nell’archivio del Comune di Pisticci, denunciava il Comitato, c’è un armadio pieno di documenti relativi alla costruzione dell’Ospedale di Tinchi. Solo dopo la pubblicazione di un articolo su “la Nuova del Sud” del 14 gennaio il responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’ASM si è premurato di richiedere al Comune di Pisticci l’accesso agli atti depositati nell’archivio comunale (nota prot. n° 4771 del 15 gennaio 2013).
Secondo il Comitato, ma si rileva anche dalla visione dei documenti, l’Ospedale di Tinchi non presenta alcuna difformità rispetto al progetto originario. Il progetto di costruzione dell’Ospedale, datato 31 Agosto 1968, PREVEDEVA la realizzazione anche del Terzo Piano, che la realizzazione del Terzo Piano risulta negli atti conservati al Comune di Pisticci e, pertanto, “l’analisi dei dati relativi ai materiali (qualità dei calcestruzzi) e delle tecniche costruttive” non possono assolutamente far desumere, come sostiene l’ASM, che l’epoca di costruzione del terzo piano sia successiva a quella dei piani sottostanti. L’OSPEDALE DI TINCHI E’ STATO COLLAUDATO CON IL TERZO PIANO, che quando fu aperto nel 1980 c’era il reparto di Medicina al Terzo Piano.
A supporto di quanto denunciato dal Comitato non ci sono solo i documenti e gli atti conservati nell’archivio comunale, nell’archivio di Stato di Matera, e nella sede del Genio Civile. Ci sono le foto dell’epoca, oggetto di una mostra in occasione della festa in onore della Madonna del Carmine di Tinchi, scattate da padre Bartolomeo Bardessoro negli anni ’70. Una foto della processione del 16 Luglio 1973 mostra sullo sfondo l’Ospedale di Tinchi con il Terzo Piano già realizzato.
Nell’assemblea tenuta presso l’Ospedale di Tinchi il Comitato ha deciso di trasmettere tutti i documenti alla Procuara della Repubblica per l’accertamento dei reati ravvisabili.”
Comitato Difesa Ospedale di Tinchi