Parere negativo del Comune di Rotondella all’Istanza di VIA (Valutazione Impatto Ambientale) presentata dalla società Transunion Petroleum Italia Srl per effettuare attività di ricerca di idrocarburi nel mar Jonio (aree marine D e T del golfo di Taranto) riaffermando “la propria contrarietà alla effettuazione di attività estrattive nel territorio comunale e su quello dell’intera fascia jonica” e richiamandosi espressamente al documento approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta del 29 settembre 2009.
In tempi più recenti l’Amministrazione rotondellse aveva espresso parere negativo alle istanze di VIA prodotte dalla Total E & P Italia (Progetto Tempa la Petrosa) e dalla Shell Italia E & P Spa in quanto in netto contrasto con le vocazioni dei territori interessati ed in modo specifico con quello di Rotondella.
Si fa anche riferimento alla più recente manifestazione “No alle trivelle sullo Jonio – Salviamo il nostro mare” del dicembre 2012, svoltasi a Policoro, nel corso della quale la prof.ssa Maria Rita D’Orsogno ha illustrato ed evidenziato i gravi rischi ambientali connessi alle attività previste nei diversi permessi di ricerca. Un riferimento è anche al documento del 3 gennaio scorso, redatto dal direttivo ANCI di Basilicata riunito a Policoro, con il quale l’importante organo rappresentativo dei Comuni unj fermo e comvinto parere negativo sul VIA presentato dalla società Appennine Energy facendo propria la relazione della D’Orsogna. ed anche al coinvolgimento sulla valutazione del VIA all’Arpab, l’Istituto di Vulcanologia, il CNR (Istituto per l’ambiente marino costiero)
L’Amministrazione rotondellese ha inteso rimarcare la sensibilità ambientale dell’intera area interessata dove sono presenti “in un delicatissimo equilibrio ambientale” risorse importanti come aree protette, fluviali, boschi naturali, siti archeologiche nonché un litorale di grande pregio, al centro, nell’ultimo ventennio, di importanti investimenti turistici oltre ad una frutticoltura di qualità che rappresenta un’altra importante risorsa.
Nello specifico, il documento dell’Amministrazione comunale, oltre a fare riferimento alle specificità produttive presenti (ortofrutticoltura di qualità, olivicoltura, ecc.) evidenzia quanto delineato nel Piano Particolareggiato Esecutivo (PPE) che riguarda il territorio della Rivolta di Rotondella, area dove è prevista la realizzazione di un polo turistico con la riconversione di circa 150 ettari, oggi interessate a coltivazione intensive, in zone seminaturali e aree umide con la realizzazione di due parchi, di campi per la pratica del golf oltre ad interventi di salvaguardia del tratto di spiaggia dall’erosione.
Si tratta di un progetto che ha già visto la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Regione Basilicata e Comune di Rotondella nonché l’approvazione dello schema di “Accordo preliminare” tra lo stesso comune jonico ed il Consorzio Marina di Rotondella.
Il “parere negativo” è stato comunicato, come di rito, al Ministero dell’Ambiente, al Presidente della Giunta regionale di Basilicata, a quello della Provincia di Matera, ai sindaci dei comuni di Policoro, Nova Siri e Scanzano.