Come cambiamo nel corso del tempo?
Com’è che il nostro sviluppo numerico e tecnologico è improvvisamente accelerato, 10.000 anni fa, e che negli ultimi secoli le attività umane hanno letteralmente cambiato faccia al mondo?
Di questi temi si parlerà nell’Evolution Day, in programma sabato 16 marzo a nell’auditorium comunale di Colobraro.
“Ad ogni passaggio di generazione – spiega una nota dell’evento – la nostra specie trasmette alla discendenza non solo il suo patrimonio biologico, ma anche un ricchissimo patrimonio culturale: capacità di comunicazione, convinzioni e comportamenti e stili di vita.
Nel corso della nostra storia, questo si è rivelato un formidabile strumento di interazione con l’ambiente.
Evoluzione biologica ed evoluzione culturale procedono su strade parallele: nell’una vengono trasmessi i geni, nell’altra le idee, con meccanismi in parte affini e in parte ben distinti.
Ma cosa significa evoluzione?
Ha qualcosa a che vedere con progresso?
Non è così.
L’evoluzione porta trasformazione e differenziazione, aumento di varietà e spesso di complessità.
Si scopre che la migliore assicurazione per il futuro della nostra specie è la diversità delle stirpi e delle culture umane, e che la nostra stessa capacità di produrre cultura è quanto può darci speranza di riuscire ad affrontare le crisi globali che in questi anni si profilano dinanzi a noi.
Il confronto tra cultura economica e cultura giuridica è una realtà quotidiana, la nostra riflessione verterà su come si possa riallacciare il rapporto tra evoluzione economica ed evoluzione giuridica”.
L’Evolution Day intende dare un prezioso contributo ad un dialogo che si preannuncia molto importante per riavvicinare le scienze sociali al mondo reale degli individui e delle istituzioni.
La giornata Evolution 2013 è organizzata dall’Istituto di Gerontologia Sociale di Basilicata, in collaborazione con i Circoli per l’Apprendimento Permanente del Materano, il Comune di Colobraro e con il sostegno della Banca del Cilento e Lucania Sud.