”La storia non si cancella” è il titolo dato alla mobilitazione che si è svolta domenica mattina a Matera con l’obiettivo di protestare contro il riordino della provincia, organizzata dallo stesso Ente insieme al Comune di Matera ed alle altre trenta amministrazioni locali.
La manifestazione pro – Provincia ha visto i rappresentanti dei 31 Comuni che, con tanto di gonfaloni, si sono mossi in un lungo corteo che si è sviluppato da via Ridola al Cinema Comunale dove si è tenuta una riunione congiunta dei Consigli della Provincia e dei Comuni.
Nel riordino definitivo delle Province varato dal Governo sparisce quella di Matera che ha una popolazione di 200.000 abitanti distribuita nei 31 Comuni anziché i 350mila richiesti dalla spending review.
In questo modo in Basilicata si crea una provincia unica, quella di Potenza, che diventerà la più estesa d’Italia con una superficie di 10.000 chilometri quadrati.
La manifestazione pro – Provincia ha visto i rappresentanti dei 31 Comuni che, con tanto di gonfaloni, si sono mossi in un lungo corteo che si è sviluppato da via Ridola al Cinema Comunale dove si è tenuta una riunione congiunta dei Consigli della Provincia e dei Comuni.
Nel riordino definitivo delle Province varato dal Governo sparisce quella di Matera che ha una popolazione di 200.000 abitanti distribuita nei 31 Comuni anziché i 350mila richiesti dalla spending review.
In questo modo in Basilicata si crea una provincia unica, quella di Potenza, che diventerà la più estesa d’Italia con una superficie di 10.000 chilometri quadrati.
In una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Mario Monti, il presidente della Conferenza Episcopale di Basilicata Agostino Superbo, a nome dei vescovi delle diocesi lucane, ha chiesto che ”sia confermato l’attuale assetto delle Province, che appare equo e conforme al bene comune”.