Nell’anno del Bicentenario della morte di Francesco Lomonaco, proseguono le iniziative culturali a Montalbano Jonico per omaggiare il patriota.
L’artista valsinnese, nel realizzare l’opera, ha tratto ispirazione dagli scritti del Lomonaco.
Le statue riproducono simbolicamente il patriota con i personaggi storicamente a lui legati.
Tra questi Niccolò Fiorentino con il quale Lomonaco condivise gli ideali patriottici e legato per nascita da un rapporto di familiarità.
Il Fiorentino, del quale non abbiamo nessuna rappresentazione figurativa che lo ritragga, viene immaginato da Rago con un corpo robusto, che ricorda il suo carattere forte ed un viso dolce che richiama invece alla sua spiritualità.
Ancora tra i personaggi, inseriti in un campo di battaglia immaginario, ritroviamo Margherita Fiorentino, che costituisce il legame tra le due illustri famiglie e le loro storie.
Al centro Lomonaco, posto su un grande piedistallo, per sottolinearne la centralità. Viso bislungo, testa piccola e figura minuta, così come in qualche vecchio dipinto, che ha permesso di farci conoscere le sue sembianze.
Sono intervenuti all’evento commemorativo anche il professor Leonardo Giordano, presidente del Comitato per le Celebrazioni del Bicentenario e lo storico e giornalista Giuseppe Coniglio che ha sottolineato che sono ancora troppo poche le opere storiche sulla ricca storia di Montalbano.
Occorre che le nuove generazioni coltivino la ricerca e il recupero di quegli aspetti storico-culturali rimasti ancora inesplorati e che meriterebbero di essere riportati alla luce.