L’appuntamento con Abel Ferrara è davvero importante e straordinario, destinato a lasciare un segno nella migliore tradizione di CinemadaMare, il festival internazionale diretto da Franco Rina, giunto alla 13° edizione, che si svolge da sempre a Marina di Nova Siri nella fase finale e delle premiazioni. Un evento culturale nato in Basilicata ed esportato pure in altre nove regioni italiane.
Due le serate dedicate al cinema del regista newyorkese, che sarà in piazza Massimo Troisi il 15 e 16 agosto, a partire dalle ore 22.
Si comincia con una breve intervista del direttore Rina ad Abel Ferrara che presenterà al pubblico, e ai tanti filmmakers provenienti da tutto il mondo, i film “Pasolini” (15 agosto), e “Mary” (16 agosto). Il film ruota attorno alla realizzazione del film “This is my blood” che racconta della passione di Gesù, con Giuliette Binoche, Marion Cotrillard, Elio Germano e Forest Whitaker.
Oltre che sceneggiatore, attore e musicista, il famoso regista statunitense è considerato tra i più eclettici, controversi e “duri” del cinema americano, autore anche di cortometraggi (dai tempi del Super8), documentari, videoclip, lavori per la televisione (film Tv e series). Ferrara ha realizzato tra gli altri film Il cattivo tenente (The Bad Lieutenant, 1992), nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 1992, probabilmente la sua opera capolavoro che lo ha imposto alla ribalta internazionale, con Harvey Keitel, in una eccezionale interpretazione premiata alla Mostra di Venezia (è la storia di un ufficiale di polizia violento, drogato e corrotto, ma cattolico praticante, che va incontro al tragico destino, seguendo il caso di una suora stuprata da alcuni giovani da lei perdonati).
Ferrara si è trasferito da qualche tempo in Italia, abita a Roma e ha dichiarato un forte attaccamento al nostro paese, dove ha realizzato il film Pasolini e, in precedenza, Mary (2005), che voleva girare in Basilicata ed invece è stata un’occasione mancata, dopo quattro anni infruttuosi negli Usa. Interpretato da Juliette Binoche e Forest Whitaker, un metacinema sul tema diretto della spiritualità della religione (“lei è vittima di una crisi mistica e scappa a Gerusalemme, benché moderna timorata di Dio, vedrà crollare miti e certezze di laici e religiosi”). Lodato dalla critica, premio speciale alla Mostra d’Arte cinematografica di Venezia.
L’ultima e più dibattuta opera è Pasolini (idem, 2014), con un impressionante Willem Dafoe, attore feticcio, protagonista anche di: 4:44 Last Day on Earth, 2011; Go Go Tales, 2007; e New Rose Hotel, 1998; ma soprattutto suo amico e collaboratore, da lui definito “fratello spirituale”. Il film su Pasolini mostra l’ultimo giorno di vita e la sessualità del grande poeta, intellettuale e cineasta, ucciso a Roma la notte del 2 novembre 1975, in un ritratto d’artista; presentato alla 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e al Toronto International Film Festival.
Molto attesa dunque la Masterclass di Abel Ferrara con i giovani filmmaker proveniente da tutto il mondo che si terrà domenica. Questa mattina si è svolto il Production meeting per presentare i nuovi i arrivati e valutare idee e proposte per i film da girare. Intanto, gli oltre 90 filmmakers hanno già invaso il comune jonico alla ricerca delle location giuste per girare i loro film in vista dell’attesa Weekly Competition del 20 agosto.
In concorso per la Main Competiton, invece, il 15 agosto alle ore 21, saranno proiettati in piazza Massimo Troisi: “Unisono” di Paolo Budassi (Italy, 15′), “An Isant” di Gisela Pelaez (Argentina, 11’06”), “Mi prendo cura di te” di Alberto Vianello (Italia, 16′). Il 16 agosto, invece, si contenderanno un posto per la serata finale del 20 agosto: “Afif” di Julien Kobersy (Lituania, 15’05”), “Silent love” di Giacomo Zanni (Italy 3’59”), “H recherche F” di Marina Moshkova (Russia 11′), “Teatro” di Ivan Ruiz Flores (Spagna, 15′). Come sempre a votare i film la sarà la giuria popolare.