A Policoro la festa della fragola

festa fragolaUna due giorni dedicata al frutto principe dell’agricoltura metapontina:la fragola.

A Policoro il fine settimana è stato all’insegna dell’oro rosso jonico, con mostre, convegni, degustazioni e spettacoli.

L’iniziativa, organizzata dall’amministrazione comunale e dalla locale proloco, è stata occasione per riflettere sul ruolo che la produzione di fragole riveste nell’economia metapontina e lucana.

Nel corso di un incontro dedicato ad imprenditori e addetti del settore sono state illustrate le peculiarità della   coltura, che interessa circa 540 ettari, pari a 40 milioni di piantine, per una produzione di ventimila tonnellate e un impiego di settemila lavoratori specializzati a cui vanno aggiunti quelli dell’indotto.

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L’investimento interessa una sola varietà, la Candonga, che risulta ben riconoscibile e particolarmente apprezzata dai mercati.

Non è mancata una riflessione sulle criticità, come le speculazioni legate al marchio, la tendenza italiana del “tutti contro tutti” e la generale crisi economica.

A conclusione il dibattito, che ha avuto anche qualche momento di tensione, ha messo in luce la necessità di dar vita ad un consorzio capace di affrontare alcuni nodi unendo il ruolo della pubblica amministrazione alle necessità degli imprenditori del settore.

Momenti di divulgazione ma anche di spettacolo, con il noto chef Fabio Campoli, volto noto della tv, che, davanti ad un folto pubblico in paziente attesa, ha preparato alcune specialità a base di fragola.

Peccato pero che in piazza Heraclea di oro rosso se n’è visto veramente poco, cosi come mancavano gli stand dei principali produttori metapontini di fragole.

Delusione tra la gente che non ha potuto gustare la fragranza delle fragole joniche, come avveniva negli anni scorsi in abbondanza e varietà, mentre gli stessi piatti preparati dallo chef si potevano assaggiare solo dopo il pagamento di un contributo volontario di tre euro.

Un po’ più di oro rosso in piazza sicuramente avrebbe accontentato tutti per un vero omaggio alla regina dei campi lucani.

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