Due donne finiscono al pronto soccorso dopo essere state aggredite e percosse
Due casi recenti riportano all’attenzione delle cronache il fenomeno della violenza sulle donne, consumata in ambito domestico o ad opera dell’ex compagno.
Il primo riguarda un episodio avvenuto a Scanzano Jonico, dove un uomo è stato arrestato in flagranza di reato per lesioni aggravate, violenza privata e maltrattamenti in famiglia.
Quando gli operatori della Polizia di Stato sono arrivati sul posto, chiamati per una lite tra coniugi, hanno trovato i sanitari del 118 che stavano prestando le prime cure alla donna, di 33 anni originaria del Marocco, prima di portarla al pronto soccorso dell’ospedale civile di Policoro.
La donna presentava contusioni e ferite di arma da taglio giudicate guaribili in otto giorni.
Gli agenti hanno individuato il responsabile delle lesioni nel marito, italiano e di 25 anni più vecchio.
L’aggressione dell’uomo è avvenuta dopo l’ennesimo litigio tra i due a causa di un temuto tradimento di lei. Afferratile i capelli sulla nuca, il marito ha iniziato a tagliarli con un coltello da cucina provocando delle ferite alle mani della donna che cercava di impedirglielo.
Fuggita all’esterno dell’abitazione rurale, la donna è stata raggiunta e percossa a calci dall’uomo che l’ha trascinata furiosamente a terra per i capelli. Fortunatamente l’ha lasciata andare dopo l’intervento di una famiglia di vicini, accorsi alle grida di aiuto della donna, che hanno esortato l’uomo a fermarsi.
Sono stati sequestrati: il coltello da cucina, un fermacapelli della donna trovato sul manto stradale, un asciugamani ed il pigiama della donna macchiati di sangue.
Sul posto è intervenuta la Polizia Scientifica.
Nella denuncia sporta successivamente dalla donna, è emerso che il marito l’aveva picchiata già altre volte, cosa che aveva sempre preferito tenere nascosto.
L’uomo è attualmente in stato di arresto nella sua abitazione di Scanzano Jonico a disposizione dell’A.G.
L’altro caso riguarda un’altra coppia di coniugi, sempre di Scanzano Jonico, questa però separata.
Ieri 10 giugno, la Polizia di Stato ha notificato ad un uomo di 36 anni la misura cautelare disposta dal GIP presso la Procura della Repubblica di Matera del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nonché del divieto di comunicazione con qualsiasi mezzo con la medesima persona offesa.
Il provvedimento del giudice giunge dopo una serie di episodi di violenza, lesioni e sopraffazioni denunciate dalla moglie dell’uomo sin dal 2009.
Dopo la separazione avvenuta nel 2010, l’uomo, assuntore di alcool e cocaina, ha iniziato a seguire la moglie e a molestarla inducendola in uno stato di ansia e di timore per la propria incolumità.
Ultimo e più grave episodio è quello accaduto il 7 marzo scorso, quando la donna è stata aggredita dal marito mentre era in macchina intenta a comunicare con un sms. Preso da un accesso di gelosia, l’uomo cercò di strapparle il telefonino di mano strattonandola con violenza, a cui la donna riuscì a sottrarsi solo grazie all’intervento di una sua conoscente presente sul posto.
Questura di Matera