Continua il tour della Mostra fotografica itinerante “Tracce saracene in Basilicata. Ricerca iconografica di Giovanni D’Andrea”.
Giovedì inaugurazione a Tursi alle 17.00.
La mostra sarà visitabile fino al 2 agosto, ospitata nell’ambito della seconda edizione della manifestazione “Cultura e sapori antichi nella Rabatana di Tursi” . Dal 10 all’11 agosto la rassegna fotografica sarà a Pietrapertosa, allestita nel rione Arabata, ed inserita nella XI edizione della manifestazione “Sulle tracce degli Arabi” promossa dalla Proloco di Pietrapertosa.
La mostra fotografica racconta, in sette pannelli espositivi, l’influenza culturale che la presenza saracena ha esercitato in Basilicata nel corso dei secoli, e le testimonianze che tale influenza ha lasciato, oggi ancora rintracciabili in elementi architettonici, nelle famose strutture urbane (le “rabatane”), ma anche nell’arte iconografica, nelle espressioni della devozione popolare, nelle tradizioni e leggende della Basilicata.
Gli scatti fotografici sono stati realizzati e selezionati da ricerche d’archivio dallo storico Giovanni D’Andrea, dottore in Scienze Storiche e Religiose.
Giovedì inaugurazione a Tursi alle 17.00.
La mostra sarà visitabile fino al 2 agosto, ospitata nell’ambito della seconda edizione della manifestazione “Cultura e sapori antichi nella Rabatana di Tursi” . Dal 10 all’11 agosto la rassegna fotografica sarà a Pietrapertosa, allestita nel rione Arabata, ed inserita nella XI edizione della manifestazione “Sulle tracce degli Arabi” promossa dalla Proloco di Pietrapertosa.
La mostra fotografica racconta, in sette pannelli espositivi, l’influenza culturale che la presenza saracena ha esercitato in Basilicata nel corso dei secoli, e le testimonianze che tale influenza ha lasciato, oggi ancora rintracciabili in elementi architettonici, nelle famose strutture urbane (le “rabatane”), ma anche nell’arte iconografica, nelle espressioni della devozione popolare, nelle tradizioni e leggende della Basilicata.
Gli scatti fotografici sono stati realizzati e selezionati da ricerche d’archivio dallo storico Giovanni D’Andrea, dottore in Scienze Storiche e Religiose.
Foto: Internet