Stato di agitazione per i lavoratori dell’ex Agrobios di Metaponto

Agrobios

La Cgil, Cisl e Uil della Provincia di Matera, unitamente alle Rsu aziendali di Arpab e Alsia C.R.M. (ex Agrobios), denunciano in una nota “la preoccupante gestione che la regione Basilicata intende adottare per i lavoratori delle succitate aziende, circa il prosieguo dei loro percorsi occupazionali”.

“A seguito di vari incontri con gli assessori di riferimento (ambiente ed agricoltura) – prosegue la nota – è emersa la volontà di abrogare il comma 5 dell’art.27 della legge regionale n.17 del 2011, che ha trasferito il personale e le strumentazioni da una società regionale “in house”, quindi a totale capitale pubblico, nelle due agenzie come rami d’azienda, ai sensi del 2112 del c.c.

E’ bene ricordare, che i lavoratori in questione, hanno un’età media di circa 56 anni, svolgono da oltre 30 anni la loro opera per la regione Basilicata e dal 2012, prestano il loro servizio, in via esclusiva, a supporto degli enti Arpab e Alsia, pertanto risultando a pieno titolo inseriti nei programmi e nelle attività funzionali delle due Agenzie, integrandole e ampliandole.

L’attuazione della proposta degli assessori, metterebbe a serio rischio circa 50 posti di lavoro, non garantendo in alcun modo la continuità lavorativa e la garanzia giuridica ed economica maturata alla data del trasferimento dei lavoratori nelle rispettive agenzie.

Tutto ciò, è evidentemente inaccettabile. Pertanto con la presente, si dichiara lo stato d’agitazione dei lavoratori, invitando gli assessori competenti, la giunta e il Presidente Bardi, a fermarsi e riflettere sul prosieguo del percorso, concertando con le organizzazioni sindacali le possibili strade da intraprendere, valorizzando la continuità occupazionale e professionale degli attuali addetti”.

 

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