Sono scesi in strada i 53 lavoratori della Metapontum Agrobios di Bernalda. Sabato mattina, per circa mezz’ora, i lavoratori del centro di ricerche hanno occupato la statale 106 Jonica, all’altezza dell’incrocio che conduce alla struttura, per sollecitare la dirigenza e la Regione, proprietaria della società a revocare il provvedimento di cassa integrazione ordinaria dal 12 al 30 settembre e ad attivare misure per il rilancio della struttura.
Attorno alle undici e mezza la convocazione di un tavolo prefettizio ha sbloccato la situazione e i lavoratori si sono recati nuovamente nel centro ricerche dove rimangono in presidio permanente, in attesa di risposte concrete da parte delle Istituzioni.
Intanto alcuni dei lavoratori sono stati ricevuti dal Prefetto di Matera, Francesco Monteleone, a cui hanno illustrato i motivi della protesta.
Insieme a loro anche i rappresentanti sindacali, tra cui Fernando Mega, segretario della Filctem Cgil Matera.
“La richiesta di cassa integrazione ordinaria – ha dichiarato Mega prima di entrare in Prefettura – costituisce un tentativo disperato e fuori luogo di prendere tempo in attesa di capire il da farsi.
Noi rigettiamo con forza la richiesta di cigo in quanto è uno strumento improprio e inefficace a gestire questa vicenda, per risolvere la quale c’è bisogno di una progettualità di ampio respiro che sia lungimirante e che sia gestita da attori che abbiano consapevolezza di che cosa sia un centro ricerca di biotecnologie e innovazione nell’ambito ambientale e dell’agricoltura”
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Intanto lo stato di agitazione continua mentre le richieste da parte dei dipendenti di Agrobios rimangono sempre le stesse: il ritiro della Cassa Integrazione, la ripresa del normale funzionamento di tutte le attività del centro di ricerca e un confronto con la Regione Basilicata sul futuro della struttura, all’avanguardia nel campo degli studi scientifici in tema agricolo e ambientale.