Il comune di Craco sarà commissariato.
La notizia arriva direttamente dal primo cittadino Giuseppe Lacicerchia che, in un lungo comunicato stampa, ripercorre i dieci anni della sua amministrazione e ringrazia tutti quelli con cui ha collaborato.
La decisione di affidare il piccolo comune basentano alla guida del commissario prefettizio scaturisce dalle dimissioni di sette consiglieri comunali, quattro della maggioranza e tre della minoranza, legata alla revoca della delega al vicesindaco Vittorio Lacicerchia.
In questo modo l’amministrazione guidata da Giuseppe Lacicerchia finisce a pochi mesi dalla sua scadenza naturale: il consiglio era stato infatti rinnovato nel maggio 2014 e dunque i cittadini di Craco avrebbero dovuto comunque scegliere il nuovo sindaco il prossimo 26 maggio.
“In queste ore – scrive il primo cittadino uscente – sarà nominato il commissario prefettizio che sino alle elezioni del 26 maggio assumerà le funzioni istituzionali del Comune di Craco.
Questo è l’epilogo di una manovra di paese , ridicola , all’insegna di una forte carica distruttiva e portata a termine con una rilevante ipocrisia umana e senza la benchè minima presenza della Politica delle Idee e dei programmi politico amministrativi.
Al commissario il mio augurio di buon lavoro al servizio della comunità crachese che non meritava certo questo vulnus : l’assenza di amministratori eletti dai cittadini è sempre una sospensione della vita democratica. Resterò a disposizione per ogni esigenza che il commissario/a potrà avere.
Un saluto al Prefetto di Matera con cui abbiamo intensamente e positivamente collaborato, un saluto ai rappresentanti politici e ai dirigenti del governo regionale e provinciale con cui in questi 10 anni di mia amministrazione abbiamo dimostrato che anche nel profondo sud si può fare sviluppo, cultura e innovazione. Un saluto particolare ai colleghi sindaci dell’Anci e ai sindaci della collina e montagna materana con cui abbiamo definito e avviato una strategia di sviluppo delle aree interne , anche con momenti di tensione e discussione ma sicuramente con un comune intento di dare risposte ai grandi storici problemi del Mezzogiorno interno. Il consiglio comunale di Craco rinnovato nel turno amministrativo del Maggio 2014 ha vissuto circa 5 anni di stabilità politica amministrativa, garantita da una forte e coesa maggioranza e da una forte e vincente strategia di crescita sociale, civile, da una programmazione efficace che ha dato grandi risultati nel campo della valorizzazione del patrimonio storico, culturale e paesaggistico, della sostenibilità energetica e ambientale e riscontrabile in una performance finanziaria di forte crescita delle risorse e continui avanzi di amministrazione nonostante i rilevanti tagli dei trasferimenti statali con successi nell’uso dei fondi europei, nel risanamento dei debiti fuori bilancio determinatisi nel 2009 in conseguenza di sentenze della corte di Cassazione per espropriazioni di aree di 167, effettuate negli anni ‘80, che ad iniziare dal 2010 ha coperto le esposizioni pari a circa 1,2 milioni di euro.
Consegno una amministrazione con un fondo cassa di oltre 600.000 euro e una dotazione di finanziamenti per opere pubbliche in parte già appaltate di circa 4 milioni di euro.
I successi che sotto le due consiliature che ho avuto l’onore di presiedere come sindaco hanno portato crescita sviluppo e a fare del Parco Museale Scenografico di Craco uno dei principali attrattori culturali e turistici della regione in forte simbiosi e complementarietà con Matera capitale europea della Cultura 2019 e raggiungendo a fine 2018 circa 22000 visitatori e fruitori nel campo turistico artistico e cinematografico provenienti da tutta l’Italia e del mondo, creando occupazione e crescita partendo da una situazione di macerie, abbandono e diffusa illegalità.
Abbiamo difeso il territorio comunale dall’assalto delle compagnie petrolifere e dei costruttori delle croci del vento, tutelato e valorizzato il paesaggio.
I risultati nella lotta alla criminalità locale, segno distintivo della mia amministrazione, l’affermazione di una cultura della legalità ha infine portato Craco a liberarsi di una vera e propria organizzazione a delinquere che grazie al nostro intervento e alla forte azione della magistratura e delle forze dell’ordine ha riportato serenità e una forte riduzione, quasi scomparsa ormai, dei reati di furti, rapine, estorsioni e altri reati di violenza nel nostro comune che ha sottoscritto con la prefettura di Matera il patto per la sicurezza. Un ringraziamento va alla Compagnia e alla Stazione dei Carabinieri e al Commissariato della Polizia di Stato di Pisticci ai loro dirigenti, agli agenti e ai loro comandi provinciali.
Nelle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale del 2014 buona parte di tali tematiche hanno portato ad una vittoria con circa il 64% della Lista Per Craco, Solidarietà Sviluppo e Innovazione contro la lista Per il Bene Comune, candidato sindaco il Dr. Quinto, aggiudicandosi 7 consiglieri e il Sindaco.
Craco è ormai conosciuto in Italia e nel mondo, partecipata ad importanti e strategici progetti europei nel campo della cultura, della sostenibilità energetica e ambientale partecipando della Covenant of mayor and climate change, e della ricerca e innovazione. Partecipa alla piattaforma europea degli innovatori culturali e sono convinto che non si tornerà indietro, macerie, abbandono e criminalità sono ormai il passato e continuerò ad impegnarmi per difendere e sviluppare ulteriormente questi risultati.
Un saluto affettuoso e di rispetto alla comunità crachese che ho avuto l’onore di guidare e per cui ho lavorato con intenso impegno e passione per 10 anni. Contribuirò a portare avanti il progetto politico civico democratico progressista e innovativo che con la lista Per Craco abbiamo realizzato, buon esempio anche per questa nuova fase della politica regionale e nazionale. Alle donne e ai giovani di Craco un appello all’impegno e alla discesa in campo per garantire un futuro di crescita , speranza e creatività.
Agli amici della stampa e della comunicazione un ringraziamento per avere dato sempre voce alle nostre iniziative e prestato attenzione al nostro lavoro”.