L’ unità operativa complessa di Radiologia Diagnostica ed Interventistica dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera é ufficialmente un centro osservazionale internazionale Cirei, promosso dal Cirse, la società europea di radiologia interventistica.
E’, infatti, in corso uno studio che ha come obbiettivo quello di categorizzare, all’interno della normale pratica clinica, l’utilizzo del trattamento di chemioebolizzazione epatica mediante microparticelle precaricate con irinatecano.
Tale studio è coordinato dall’ospedale francese Georges-Pompidou di Parigi e dal centro tumori tedesco SLIK di Heilbronn.
La procedura di TACE (Chemioembolizzazione intra-arteriosa) delle metastasi epatiche da Tumore del colon retto é già da diversi anni effettuata presso la sopracitata unità operativa e si propone come terapia alternativa e/o complementare alla più nota e convenzionale chemioterapia sistemica, nei pazienti non candidati alla chirurgia o alla termoablazione.
L’ospedale di Matera é il secondo centro italiano ad entrare a far parte dello studio e l’ undicesimo a livello europeo.
Il dr. Michele Nardella, direttore dell’unità operativa, é il responsabile locale dello studio e viene coadiuvato dai dr. Riccardo Inchingolo e Gerardo Di Costanzo, collaborano altresì gli oncologi dr. Michele Aieta del CROB di Rionero e dalla Dr.ssa Marina Susi (responsabile della Medicina dell’ospedale di Matera).
Il direttore generale dell’Asm Joseph Polimeni, oltre ad aver formulato gli auguri di buon lavoro a tutti i professionisti coinvolti in un progetto scientificamente avanzato, ha voluto sottolineare che: “ ancora una volta l’ospedale di Matera si conferma quale polo ospedaliero importante e di riferimento nelle sperimentazioni cliniche a livello internazionale, riuscendo a coniugare la propria mission relativa a all’assistenza con quella più specifica della ricerca”.