Si è spostata a Roma la battaglia del Comitato in difesa delle Terre Joniche, impegnato a tenere alta l’attenzione sulle attività danneggiate dall’alluvione che lo scorso primo marzo ha colpito il Metapontino e la provincia di Matera.
Alluvione: il comitato Terre Joniche a Roma
Martedì sera una delegazione del comitato, capeggiata da Gianni Fabbris, è partita per la Capitale per incontrare i parlamentari lucani e pugliesi e avviare nuove iniziative per sollecitare l’intervento del Governo nazionale.
E mercoledì pomeriggio, a conclusione dell’incontro svoltosi nella sede del Pdl al Senato, a cui hanno partecipato anche diversi amministratori dei comuni interessati dall’alluvione e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Protezione Civile, Rosa Gentile, i parlamenti lucani e pugliesi, di entrambi gli schieramenti, hanno deciso di inviare al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ”una insistita sollecitazione per l’emissione della prima ordinanza per addivenire alla nomina del Commissario per la gestione dell’emergenza causata dagli eventi alluvionali dei mesi scorsi nell’area jonica”.
“Scopo dell’iniziativa – ha spiegato il senatore Cosimo Latronico, del Popolo delle Libertà – è di ”garantire quelle azioni di primo intervento per le aziende colpite duramente dalla calamità naturale e per definire una stima definitiva dei danni subiti dalle infrastrutture”.
Nel pomeriggio il comitato è stato ricevuto dalla Commissione Agricoltura del Senato, dove sono state illustrati i gravi problemi che le aziende produttive del Metapontino devono fronteggiare a seguito dell’alluvione, in una situazione già resa difficile dalla crisi economica e dalle difficoltà che attanagliano il settore primario.
E accanto agli agricoltori danneggiati si schiera, ancora una volta, la Provincia di Matera.
“La beffa che aleggia sovrana – ha ricordato l’assessore provinciale all’Agricoltura, Angelo Garbellano – su una questione tutt’altro che goliardica, quale la crisi del comparto agricolo gravemente danneggiato dagli eventi calamitosi dal marzo scorso, esigono dal Governo la medesima attenzione rivolta al Veneto.
Non possono continuare a esistere modalità di valutazioni differenti, calibrate sulla convenienza politica di un governo che dovrebbe tutelare gli interessi di tutto il Paese. Il nostro territorio ha la stessa dignità di qualsiasi altra area italiana e pretende lo stesso rispetto.”
“Dichiarato lo stato di calamità naturale – ha sottolineato il presidente Stella – deve essere firmato il decreto attuativo, non possiamo aspettare oltre. Nell’attesa che il lavoro di mediazione avviato a Roma possa, come sono sicuro, produrre risultati a breve, confermo la solidarietà e la completa condivisione, da parte della Provincia di Matera, del progetto di sviluppo presentato a Roma.”